Un concorso truccato per la scelta del professore associato di Chirurgia estetica, ricostruttiva e plastica all’Università degli studi di Torino. È il caso per il quale la procura di Torino ha iscritto nel registro degli indagati sei persone accusate, a vario titolo, di turbata libertà del procedimento di scelta, atti persecutori e corruzione aggravata in concorso.
Tra gli indagati compaiono i nomi di Stefano Bruschi, primario all’Ospedale San Lazzaro di Torino, professore ordinario e direttore della scuola di specialità; Giovanni Bocchiotti, suo predecessore e ora direttore sanitario di un centro diagnostico del capoluogo, e della figlia di quest’ultimo, Alessandra Maria Bocchiotti, risultata poi vincitrice del concorso nell’aprile scorso. L’inchiesta, condotta dalla polizia giudiziaria (aliquota Polizia di Stato) e coordinata dal sostituto procuratore Roberto Sparagna, è chiusa e negli scorsi giorni sono stati notificati gli avvisi di chiusura dell’indagine.