Un’innovativa e più forte cooperazione tra le università europee per un migliore livello di istruzione: è quanto desiderato dall’Unione Europea e accolto dai governi coinvolti. La Commissione, infatti, crede sarebbe estremamente utile internazionalizzare gli atenei, dotandoli di competenze comuni e mettendo a loro disposizione risorse volte ad ottenere pari moduli e programmi di studio.
La rete inter-universitaria dovrebbe dar vita a 17 super-atenei comuni e coinvolgere 114 istituti sparsi in 24 Stati membri. L’Italia non resta esclusa: sono 12 gli atenei italiani selezionati dall’UE per la partecipazione del progetto. Tra le università pronte a mettersi in gioco all’interno di diverse alleanze, non spiccano soltanto quella di Bologna e di Milano ma anche l’ateneo palermitano.
Si crede che tale strategia possa, con il tempo, promuovere valori e identità europei più che nazionali ed offrire a tutti gli enti pari competenze ed opportunità. Per far sì che quanto detto venga anche concretizzato, sarebbe già stato messo a disposizione dei nuovi poli di eccellenza un bilancio di 85 milioni di euro: ciascuno di questi dovrebbe ottenere un contributo di cinque milioni per tre anni.