Non è la prima volta che qualche rappresentante del Movimento Cinque Stelle rilascia delle dichiarazioni in merito all’inconsistenza del numero chiuso alla facoltà di Medicina. A rendere manifesta l’intenzione di rivedere il numero programmato è stata ieri la ministra della Salute, Giulia Grillo, durante una conferenza stampa nella sede dei Nas a Roma.
La risposta della Grillo giunge in seguito alle numerose proteste e recriminazioni da parte da alcuni sindacati che denunciano l’emorragia di medici. Essi lamentano, infatti, la difficoltà a colmare il numero di medici necessari in corsia, in seguito al turnover dovuto a Quota 100.
“Bisognava pensare prima che abbiamo una classe medica vecchia – ha dichiarato la Grillo -. Abbiamo un numero chiuso nelle università che mi sono permessa di criticare. E sono stata massacrata da una parte dell’opinione pubblica. Effettivamente, però, c’è bisogno di rinnovamento dei medici, la cui età media è 54 anni e questo non è assolutamente possibile”.
“Bisogna riformare il numero chiuso e le Scuole di specializzazione, perché siamo gli unici in Europa ad avere ancora studenti di Medicina di 25 anni – continua la ministra -. Facciamoli entrare direttamente nel mondo del lavoro. Siamo pronti per una riforma però basta lotte corporativistiche, perché il corporativismo in sanità rischia di distruggere la sanità pubblica“.