Questa volta, ad accendere la polemica sono state le dichiarazioni fatte dal vicedirettore del Corriere della Sera, Massimo Gramellini. Il giornalista, nel suo appuntamento quotidiano con Il Caffè, ha criticato Briatore per l’intervista rilasciata al settimanale Oggi, nella quale garantiva che il figlio Nathan Falco non si sarebbe mai iscritto all’università, piuttosto, sarebbe stato lui a formarlo. “A me non serve un laureato – aveva dichiarato l’imprenditore -, mi serve uno che porti avanti quello che ho costruito: se mi serve un commercialista o un avvocato lo chiamo e gli pago la parcella”.
Gramellini, non ha apprezzato le parole di Briatore e lo ha tirato in ballo all’interno della sua rubrica, paragonandolo “al politico contemporaneo che considera le competenze uno sfizio da tecnici e le conoscenze un impaccio al dispiegarsi della creatività”. Il giornalista, inoltre, ha rivolto un augurio a Nathan Falco: “augurio migliore che si possa fare al figlio di Briatore come a tutti i figli del mondo è di non incatenarsi alle pianificazioni paterne, di seguire la propria stella e, prima ancora, di dotarsi degli strumenti per scoprire qual è”.
Briatore non ha accettato la critica e ha risposto al giornalista con un post su Instagram. “Vorrei ricordare a Massimo Gramellini che lui non si è mai laureato: fonte Wikipedia – ha scritto l’imprenditore -. E per ora figli non ne ha… Presto sarà papà (auguri). Gramellini fa parte di coloro che si sono trovati in piazza a tirare sampietrini protestando in favore della cultura per tutti… Oggi a farsi una cultura sono i figli di chi ha poche possibilità perché non c’è lavoro e nessuno capisce a cosa serva farsi un mazzo così per poi se ti va bene trovarsi a fare consegne pony express…”.
E se quanto dichiarato in precedenza sull’università a molti era risultato offensivo, nel post Briatore provvede a rincarare la dose: “È un parcheggio per ventenni privi di futuro. I genitori, non sapendo dove piazzarli, li iscrivono a bizzarre facoltà dove hanno professori come tate! Poi imparano cose che nella vita non serviranno a meno che non abbiano uno zio cardinale o un cugino editorialista del Corriere. La condizione oggi per fare carriera è avere uno in casa che abbia fatto carriera ieri!”.
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