Gli studenti di Filosofia preparano la rivolta contro il numero chiuso per le facoltà umanistiche in vista delle novità introdotte per Lingue.
All’Università Statale di Milano è stato introdotto il numero chiuso per la facoltà di Lingue che adesso accetterà solo 650 studenti all’anno. Sarà la prima volta che la facoltà imporrà un limite alle immatricolazioni e a deciderlo è stato proprio il comitato del dipartimento di Lingue. Gli studenti di Filosofia, contrariati, hanno organizzato per la giornata di oggi un presidio in Statale in occasione del comitato di direzione di Studi umanistici dove si affronteranno discorsi riguardanti alcune modifiche previste anche per il dipartimento di Filosofia, tra cui appunto la possibilità dell’introduzione dei test a numero chiuso.
Tra la rabbia e l’indignazione parla lo studente Davide Quadrellaro: “Hanno fatto una cosa gravissima, cioè convocare gli organi di facoltà e i senatori senza convocare gli studenti che partecipano a questi organi. Il presidio sarà dunque sul numero chiuso, ma anche su carenza di democrazia, riforma di laurea ed appelli“.
Ad esprimere il proprio disappunto è anche un altro studente Tommaso Galeotto: “L’introduzione del numero chiuso nei corsi di Studi Umanistici è solo l’ultima delle proposte che vogliono cambiare la faccia della nostra facoltà. Noi crediamo che lo sforzo di chi vive l’università, e innanzitutto dei professori, debba essere la crescita culturale e umana degli studenti, e non un’organizzazione fondata su un modello di vuota efficienza“.