PRESENTAZIONE EVENTI GIORNATA NAZIONALE ELIMINAZIONE VIOLENZA CONTRO LE DONNE UNITN/ al tavolo da sx BARBARA POGGIO, SARA FERRARI E PAOLO BOUQUET
foto di ALESSIO COSER
Domani, mercoledì 25 novembre, si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una ricorrenza che invita i cittadini a interrogarsi sul fenomeno e a mobilitarsi prendendo parte attiva alle iniziative promosse dalla rete UNiTE to End Violence Against Women. Anche l’Università di Trento aderisce alla manifestazione con una serie di proposte rivolte sia alla comunità accademica sia alla cittadinanza rispondendo all’invito arrivato al CUS Trento così come agli altri centri universitari sportivi italiani da UN Women – Comitato Nazionale Italia.
Già da qualche giorno striscioni arancione – il colore ufficiale della campagna internazionale – campeggiano sugli edifici universitari. E ora si entra nel vivo.
Domani, mercoledì 25, una giornata all’insegna dello sport e del divertimento. I dipartimenti dell’Ateneo ospiteranno una sfida a squadre, composte da 4 a 7 persone a maggioranza (ma non totalità) femminile. A contrassegnarle sarà un indumento di color arancio. Prevista una serie di gare itineranti (come selfie, tiri a pallacanestro, staffetta su tapis roulant, tiro alla fune e quizzettone interattivo) nelle strutture universitarie della città e della collina di Trento, prevedendo punti bonus per l’intervento di supporter da Rovereto. Le squadre avranno tempo dalle 9 alle 17 per portare a termine le varie sfide, dando prova di averle sostenute postando foto o video su Facebook e chiedendo per alcune sfide la collaborazione della cittadinanza (invitata a sua volta a indossare per l’occasione qualche capo di colore arancio). Una corsa contro il tempo, ma anche una gara “social”, disputata sia sul campo sia online. Al termine squadre e simpatizzanti saranno accolti nel giardino del Dipartimento di Economia e Management (via Inama, 5) per un aperitivo pubblico che diventerà anche occasione di confronto sul tema grazie agli interventi di Barbara Poggio, prorettrice alle politiche di equità e diversità dell’Università, e di Sara Ferrari, assessora all’università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo della Provincia.
La squadra vincitrice sarà annunciata il giorno successivo su Facebook. La premiazione si terrà nel corso del seminario “Donne e uomini nello sport. Differenze di genere nella pratica e nell’agonismo sportivo”, in programma giovedì 26 novembre alle 17 nell’aula 5 del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale (via Verdi, 26). A intervenire saranno ancora una volta la prorettrice Barbara Poggio insieme a Sandro Scarpitti (Tavolo per le pari opportunità nello sport), Gaia Tozzo (formatrice nel settore sportivo) e Dody Nicolussi (ex azzurra di sci alpino, giornalista sportiva e allenatrice federale).
Obiettivo della campagna: conciliare i temi della lotta contro tutte le forme di violenza di genere con il tema dello sport e dell’università, per sottolineare quanto i giovani siano fondamentali in questo processo di evoluzione culturale e nella presa di coscienza che un cambiamento è possibile.
«L’Università di Trento – spiega la prorettrice Barbara Poggio – è impegnata in un processo di cambiamento mirato a promuovere l’equità e a valorizzare tutte le diversità presenti al suo interno, tra cui in particolare quella di genere. Un obiettivo che passa anche per il contrasto ad ogni forma di violenza di genere, all’interno, ma anche all’esterno, visto il ruolo pubblico dell’Università nell’educazione e nella formazione alla cittadinanza. Questa iniziativa, realizzata in sinergia con la rete sportiva universitaria, rappresenta un ulteriore passo in questa direzione».
«Come rete sportiva universitaria – commenta il delegato di Ateneo per lo sport, Paolo Bouquet – siamo orgogliosi di poter contribuire a portare l’attenzione su un tema così cruciale come quello della violenza contro le donne. Lo sport, nelle sue espressioni migliori, è rispetto, auto-controllo, accettazione di regole condivise. Per questo mi auguro che lo sport possa essere sempre più, anche in Ateneo, uno strumento per educare al rispetto e combattere ogni forma di violenza e discriminazione, in particolare verso le donne, che purtroppo troppo spesso sono ancora la parte più offesa della nostra società».
Un plauso all’iniziativa dall’assessora provinciale Sara Ferrari, che domani si metterà in gioco in una squadra: «Il tema della violenza richiede un’attenzione costante, bisogna parlarne in contesti diversi e con linguaggi diversi. Accanto ai convegni e agli approfondimenti, al lavoro delle scuole e alle rappresentazioni teatrali, ben venga dunque anche un evento così originale come quello ideato dall’Università, che con un approccio più leggero, saprà raggiungere destinatari nuovi. Il fenomeno della violenza appartiene alla nostra comunità, si nasconde in essa e nei rapporti tra le persone. Lo sport è terreno su cui ancora si riscontrano discriminazioni di genere, che si traducono in un’incapacità di valorizzare le donne, con una conseguente perdita di valore per l’intera società. Per questo motivo è bene parlare di violenza sulle donne anche in contesti non seriosi, creando una socializzazione del tema che permette di contare su persone consapevoli che aiutino a sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema».
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