Sit-in degli studenti sotto molti ospedali italiani per protestare contro i test a numero chiuso alla facoltà di Medicina.
Per il Codacons si tratta di una protesta sacrosanta. I test di accesso si sono dimostrati ancora una volta assurdi, una roulette più che un test per attestare chi in futuro potrà diventare un bravo medico.
Le graduatorie uscite ieri, poi,con punteggi molto più bassi rispetto a quelli dello scorso anno, dimostrano quanto l’anticipo dei test ad aprile sia stato insensato e abbia impedito agli studenti di prepararsi adeguatamente, essendo giustamente impegnati nella preparazione degli esami di maturità.
Il Codacons invita, quindi, tutti gli studenti che non supereranno i test di ingresso alle facoltà di medicina e veterinaria ad aderire al nuovo ricorso al Tar del Lazio che l’associazione sta preparando, dopo la vittoria dello scorso anno, quando centinaia di studenti furono riammessi alle prove di ammissione, dopo l’eliminazione in corsa del bonus maturità.
Alla base del ricorso collettivo, oltre ai test anticipati, che discriminano gli studenti che stanno preparando gli esami di maturità rispetto a chi non è stato ammesso lo scorso anno, vi sono i gravi profili di incostituzionalità dei test d’ammissione. Vengono, infatti, violati, tra gli altri, l’art. 35 della Costituzione, secondo cui “I capaci e meritevoli anche se privi di mezzi, hanno il diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”, che impone quantomeno che i sistemi di selezione dei futuri medici e veterinari siano improntati a criteri che promuovano effettivamente i più capaci e meritevoli, ed il principio di imparzialità, di cui all’art. 97 della Costituzione. L’Unione Europea, inoltre, ci invita a garantire elevati standard qualitativi di preparazione, ma non a limitare l’accesso attraverso un sistema di valutazione tutt’altro che meritocratica. Non a caso altri paesi, anziché mettere uno sbarramento preventivo (come avviene in Italia), prevedono un’iscrizione aperta a tutti ed incondizionata ad un primo anno di corso comune cui segue – per gli aspiranti medici – il superamento di un concorso pubblico, che verte sulle materie studiate nel primo anno di università.
Sul sito www.codacons.it l’associazione sta raccogliendo le adesioni al ricorso collettivo al Tar del Lazio in favore di tutti gli studenti che non supereranno i test di ammissione alle facoltà di medicina, odontoiatria e veterinaria.