Continua il braccio di ferro tra gli studenti di medicina in Marocco e il ministro della Salute, Hussein al Wardi, sul progetto di riforma del sistema sanitario nazionale. Si e’ svolta una nuova manifestazione a Rabat contro il progetto del ministro che ha visto sfilare in piazza diverse migliaia di persone. A guidare la protesta gli studenti e le studentesse che da settimane bloccano le attivita’ delle facolta’ di medicina delle universita’ del paese e che ieri hanno avuto la possibilita’ di portare la loro protesta fin sotto la sede del ministero della Salute. Al corte hanno preso parte studenti provenienti anche dalle altre universita’ del paese, da Wajda a Marrakesh fino a Casablanca e Fes. Alla protesta si sono uniti anche gli studenti di farmacia e di odontoiatria accompagnati dai loro familiari. Nel tentativo di far rientrare la protesta il governo marocchino ha deciso di aumentare l’indennita’ prevista per medici e farmacisti chiamati a lavorare in turni obbligatori. I rappresentanti dei ministeri della Salute e della Pubblica istruzione di Rabat si sono detti inoltre disposti a dialogare con i rappresentanti studenteschi per far rientrare la protesta. La soluzione sembra sia stata trovata ieri dopo una riunione al ministero della Salute tra i funzionari ministeriali e i rappresentanti studenteschi. Potrebbe cosi’ rientrare una protesta sfociata nelle scorse settimane in violenze e arresti avvenuti all’interno dell’universita’ di Rabat. (AGI