Ruoterà attorno al concetto di crisi dell’Europa contemporanea, e della sua possibile rinascita culturale e politica, la conferenza che si terrà all’Università di Udine martedì 14 aprile, alle 17, nell’auditorium di palazzo Garzolini – di Toppo Wassermann a Udine (via Gemona 92). “Quale Europa?” è il titolo della riflessione che vedrà protagonista Mauro Ceruti, professore di Filosofia della scienza all’Università Iulm di Milano. Ceruti parlerà di Europa alla luce della sua complessa, cioè una e molteplice, identità. A introdurlo sarà il delegato dell’ateneo alla cultura Angelo Vianello. Inserito nella cornice della rassegna “Aperture. Idee, scienze e cultura” l’incontro è organizzato da Università e Comune di Udine, col sostegno della Fondazione Crup.
«Prima dell’attuale crisi mondiale – spiega Ceruti –, l’Europa era già in crisi. Non era riuscita a progredire nell’unificazione metanazionale né a integrare le nazioni liberate dall’impero sovietico. La crisi economica mondiale rischia non solo di aggravare la sua crisi, ma di disgregarla. Tuttavia, è possibile scongiurare il rischio di paralisi e di disgregazione mostrando che le ragioni della speranza si annidano paradossalmente proprio nelle ragioni della disperazione». Proprio per questo Ceruti, insieme al filosofo francese Edgar Morin, propone quindi un vero e proprio manifesto per una rinascita della cultura e della politica europee nel tempo della globalizzazione.
Fra i principali artefici del pensiero della complessità, Mauro Ceruti ha pubblicato con Edgar Morin “La nostra Europa” (Raffaello Cortina, 2013), già tradotto in molte lingue. Ha, fra l’altro, pubblicato “Il vincolo e la possibilità” (Raffaello Cortina, 2009) e, con Gianluca Bocchi, “La sfida della complessità” (Bruno Mondadori, 2007), ed “Educazione e globalizzazione” (Raffaello Cortina, 2004). Il suo ultimo libro, in questi giorni in libreria, è “La fine dell’onniscienza” (Editrice Studium, 2015).