La depressione come causa del crimine grave. Chi soffre del “male di vivere” e’ circa tre volte piu’ portato a commettere un reato rispetto a chi invece non e’ depresso. E’ il risultato di uno studio dell’Universita’ di Oxford che ha analizzato le fedine penali di quasi 48mila svedesi che avevano in precedenza ricevuto una diagnosi di depressione. Il dipartimento di Psichiatria della prestigiosa universita’ britannica ha cosi’ scoperto che, di tutte queste persone, il 3,7% degli uomini e lo 0,5% delle donne sono classificabili come “criminali”, contro una percentuale media nella popolazione che si attesta all’1,2 e allo 0,2% rispettivemente per individui di sesso maschile e per persone di sesso femminile. Lo studio, pubblicato sul magazine scientifico Lancet, ha costituito anche l’occasione per il dipartimento di Psichiatria di Oxford di lanciare un allarme.
Secondo i ricercatori, la maggior parte dei dottori e degli operatori sanitari sottovaluta questo aspetto e non prende opportune precauzioni e non fornisce cure sufficienti. La percentuale di persone violente e criminali fra i depressi rimane comunque inferiore a quella riscontrabile fra tossicodipendenti e alcolisti gravi. (AGI) .