“Lo studio pubblicato su Science dallo scienziato Bert Vogelstein, secondo cui il 65 per cento dei tumori nasce per caso, non e’ un invito a trascurare gli stili di vita. Bensi’ e’ un invito a continuare a investire nella prevenzione, ma anche nella ricerca di metodi piu’ innovativi di screening”. Lo ha detto all’AGI Antonio Moschetta, oncologo dell’Universita’ di Bari, nonche’ ricercatore Airc e uno dei massimi esperti in prevenzione oncologica.
“Vogelstein e’ un autorita’ in materia”, ha sottolineato Moschetta. “Questo nuovo studio – ha proseguito – e’ davvero molto interessante perche’ dimostrerebbe statisticamente che ben il 65 per cento dei tumori nasce dalla mutazione casuale delle cellule staminali. Questo pero’ non nega il fatto che un terzo dei tumori nasce a tavola, cioe’ da una cattiva alimentazione, ma suggerisce che abbiamo bisogno di fare piu’ ricerca anche per migliorare lo screening e quindi la diagnosi precoce dei tumori”. Per Moschetta il ruolo della prevenzione, anche alla luce di quest’ultimo studio, rimane importantissimo.
“Lo studio Vogelstein – ha precisato – ci dice che la prevenzione, non solo contribuisce a decrescere la capacita’ di sviluppare tumori, ma anche a tagliare la ‘benzina’ che alimenta il tumore. Ma a questo, lo studio aggiunge anche la necessita’ di migliorare gli screening perche’ molti tumori possono nascere indipendentemente”. (AGI)