Quando la forza di volontà, l’intelligenza, la passione superano ogni ostacolo fisico e non, il risultato è qualcosa di grandioso e sicuramente ambizioso.
È questo il caso di Laura Coppola, ragazza ventitrenne napoletana, che ha conseguito una laurea in Matematica alla Federico II di Napoli, con votazione 110 e lode, nonostante affetta da tetraparesi spastica che le permette di comunicare solo con gli occhi.
La giovane, sei anni fa, in seguito ad un incontro con Guido Trombetti, docente e rettore dell’Ateneo partenopeo durante quel periodo, decide di mettersi in contatto con Sinapsi, il centro di ateneo sorto proprio per garantire il diritto allo studio a studenti con disabilità o difficoltà d’apprendimento. Successivamente, alla ragazza, è stata assegnata un’assistente alla comunicazione che funge da intermediaria tra la studentessa e l’università.
Pietro Valerio, direttore del centro Sinapsi, sostiene che l’èquipe ha sempre lavorato per sostenere Laura, mai per facilitarla, queste infatti le sue parole: «Voglio dire che questo risultato è interamente merito suo».
Nel caso specifico, Laura ha avuto la fortuna di vivere all’interno di una famiglia che anche economicamente è riuscita a sostenerla, sorge però spontanea una domanda: perché lo Stato non possa dare la possibilità a tutti di superare certi ostacoli, certe barriere che nella vita alcuni si trovano ad affrontare?
Questa è una storia che insegna a guardare oltre i limiti, a superarli e annientarli, che nulla è impossibile se si ha una forza tale da non sentire la fatica o sentirne sempre meno perché la passione cancella ogni sforzo, che se si ha la possibilità di avere accanto persone speciali, di avere i mezzi adeguati per affrontare ogni sfida, il risultato sarà sicuramente vincente.