Si sceglie l’universita’ quasi a occhi chiusi, spinti dai propri gusti personali e passioni. E’ cosi’ per il 58% degli utenti che ha partecipato all’indagine di Studenti.it sui criteri con i quali viene scelta la facolta’ universitaria e che ha coinvolto 4.200 utenti sia con interviste online sia dirette. Solo il 33% dei partecipanti all’inchiesta Studenti.it – portale di Banzai leader sul target giovane con quasi 4,059 milioni di utenti unici mensili (Dati Audiweb View – Total Audience, luglio 2014) – ha deciso in base agli sbocchi lavorativi mentre il 6% valutando la difficolta’ di corsi ed esami; il restante 3%, infine, in base ai consigli di genitori e professori.
A Studenti.it i ragazzi hanno dichiarato di aver scelto il corso di studi perche’ attratti dalle materie proposte e solo secondariamente – in alcuni casi quando era gia’ tardi per tornare indietro – ne hanno valutato gli sbocchi occupazionali.
Nella maggior parte dei casi la causa e’ da ricercarsi nella mancanza di orientamento che crea vuoto e disallineamento tra domanda e offerta di lavoro. Tutto cio’ determina inoltre – a fronte di una disoccupazione del 12,9% (dati Unioncamere – ministero del Lavoro) – migliaia di posti che le aziende non riescono a coprire. Una mancanza di informazioni che inizia gia’ a scuola, visto che il 42% dei diplomati si dice pentito della scelta (dati Almalaurea 2013) e potendo tornare indietro cambierebbe scuola o indirizzo di studio. (AGI) .