Studenti riammessi alla facoltà di Medicina di Messina e ateneo condannato a risarcire quasi 20 mila euro a candidato. L’ha deciso il Consiglio di Stato, che ha accolto le domande avanzate nel 2010 dagli avvocati Santi Delia e Michele Bonetti in rappresentanza di due studenti che non avevano passato i test. Fino al 2010, secondo il Consiglio di Stato, il concorso è stato gestito in maniera da determinare la radicale invalidità della graduatoria finale.
Agli studenti spetta dunque non solo l’ammissione al corso di laurea ma anche il risarcimento del danno, quantificato in diecimila euro che dovranno essere pagati dall’università di Messina a favore di ciascun studente. Il Consiglio di Stato ha anche condannato l’Ateneo a pagare ulteriori diecimila euro per spese legali.
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