Chinesiologo e riforma lavoro sportivo 2022: quali sono le ultime novità in merito? Lo scorso 2 novembre è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il testo della riforma lavoro sportivo 2022 contenente le modifiche che riguarderanno i laureati in Scienze Motorie e in particolar modo la figura del chinesiologo. Ma quali sono le novità e cosa ì cambiato con la riforma? Ecco tutte le informazioni principali in merito.
Chinesiologo: in cosa consiste
Prima di comprendere cosa è realmente cambiato con la riforma lavoro sportivo 2022, è bene essere certi di sapere chi riguardano le modifiche. Come anticipato, tra le figure coinvolte c’è quella del chinesiologo: ma in cosa consiste questa professione e qual è il suo legame con la riforma lavoro sportivo 2022?
Il chinesiologo non è altro che lo specialista della disciplina nota come “chinesiologia” che fa parte del settore delle Scienze Motorie. Infatti, la chinesiologia studia il movimento del corpo umano sotto vari aspetti: spazia quindi dalla biomeccanica alla psicologia dello sport, includendo anche l’ortopedia. Di conseguenza, il chinesiologo lavora in diversi ambiti come riabilitatore o ancora come specialista di terapie dell’esercizio e valutazione funzionale.
Chinesiologo, personal training: la riforma
Secondo la normativa italiana, la figura del chinesiologo rappresenta una professione regolamentata e ne esistono quattro differenti profili:
- Chinesiologo di base (classe L-22);
- Chinesiologo delle attività motorie preventive ed adattate (classe LM-67);
- Chinesiologo sportivo (classe LM-68);
- Manager dello sport (classe LM-47).
In effetti, all’interno del testo della riforma, è riportata la stessa classificazione compresa della classe di laurea necessaria per poter esercitare la professione. Tuttavia, è importante sottolineare che, all’interno del testo, si fa riferimento anche alla figura del “personal trainer”, in particolare in riferimento alla figura del chinesiologo di base. Infatti, viene riportato che l’attività di questa figura professionale prevede anche “la conduzione, gestione e valutazione di attività per il miglioramento della qualità della vita mediante l’esercizio fisico, nonché di personal training e di preparazione atletica non agonistica”.
Riforma lavoro sportivo 2022: le modifiche principali
Inoltre, alcune novità riguardano più in generale le professioni dello sport: di seguito alcuni dei punti principali della riforma lavoro sportivo 2022.
- Nuove figure inquadrate come lavoratori sportivi: si tratterà, per esempio, dei manager, addetti agli arbitri, segretati generali, osservatori;
- Ambito dilettantistico: si potrà instaurare un rapporto di lavoro sportivo autonomo con un impegno massimo di 18 ore settimanali (sarà escluso il tempo dedicato alle manifestazioni sportive);
- Apprendistato: si potranno sottoscrivere contratti di apprendistato professionalizzante per giovani atleti dai 15 ai 23 anni, mentre precedentemente si partiva dai 18 anni.