Come diventare orafo? Ad oggi, questa professione sembra essere una tra le poche a non conoscere la parola “crisi”. Il grande settore dell’artigianato ha una tradizione millenaria, in cui l’Italia ha sempre saputo distinguersi. Il lavoro di orafo permettere di essere assunto come dipendente all’interno delle aziende di gioielleria, oppure lavorare autonomamente, aprendo un negozio con le proprie creazioni originali.
L’orafo è un artigiano che realizza gioielli attraverso l’oro e/o altri metalli preziosi, dando vita alle proprie idee creative. L’orafo progetta e realizza, grazie alla sua creatività e ispirazione. Tuttavia, questo non basta: bisogna essere a conoscenza di profonde tecniche di lavorazione, dei metalli e dei loro punti di fusione, delle gemme, dei lavori di mercato e molto ancora.
Come diventare orafo?
Il settore dell’oreficeria può essere intrapreso a qualsiasi età, senza un minimo di esperienza e senza una laurea. Ci sono tre diversi percorsi che permettono di costruire questa professione.
- Diploma in un istituto professionale. Il primo percorso è indicato per i giovani e gli adulti che non posseggono il diploma. Lo studio previsto è pari a qualsiasi altra scuola superiore, con studi che durano cinque anni e terminano con l’Esame di Stato.
- Corso professionalizzante per disoccupati. Per i maggiorenni senza lavoro, esiste una formazione personale specializzata nel settore dell’industria e dell’artigianato. L’unico requisito per poter accedere ai numerosi corsi è quello di avere 18 anni e la licenza media inferiore.
- Diploma di alta formazione. Molte scuole specializzate in oreficeria ti permettono di acquisire tutte le competenze della professione orafa. Ogni istituto ha un’offerta di corsi pienamente professionalizzanti, che alla fine del percorso ti permetteranno di iniziare subito a lavorare. In buona parte di queste scuole può iscriversi chiunque, anche adulti senza alcuna esperienza.
Non basta solo la teoria
Diventare un orafo professionista, significa essere in possesso di competenze di base teorie e pratiche. Per poter trovare impiego, bisogna avere ottime competenze tecniche con un attestato di formazione. Tuttavia, neppure la sola formazione è sufficiente, e al termine degli studi è più che consigliabile fare tanta pratica.
Come aprire una gioielleria
Quando si vuole aprire una gioielleria bisogna valutare diversi aspetti, non solo costi e guadagni, ma anche il target del pubblico a cui saranno destinati i prodotti. Se si punta ad un’alta gioielleria, il pubblico sarà di nicchia disposto a spendere anche molti soldi per acquistare beni di lusso. Nel caso invece di gioielli artigianali e personalizzati si avrà più valore di cosi e lavorazione del pezzo. Infine, per richiamare un target di pubblico più ampio, si può aprire una gioielleria economica dove vendere oro, argento ma anche prodotti di bigiotteria.
Importante è anche avere un piano business con costi ed entrate lavorative, oltre a scegliere un negozio la cui visibilità sia al massimo, compresi centri commerciali, centri città ed isole pedonali.
Un’altra scelta potrebbe essere quella di aprire una gioielleria online, tagliando costi legati al punto vendita fisico. La gioielleria online permette di vendere solo oggetti nuovi; essere in possesso di una società con partita IVA; registrare l’attività al Registro delle Imprese della Camera di Commercio e chiedere la licenza di attività in questura.