Negli ultimi anni, diversi studi hanno evidenziato una situazione preoccupante riguardo alla salute mentale degli studenti italiani. I dati raccolti mostrano infatti che in Italia i giovani soffrono di depressione e ansia in misura maggiore rispetto agli altri Paesi europei. Secondo dati Istat, nel 2019 circa il 10% dei ragazzi tra 12 e 25 anni dichiarava di trovarsi in una situazione di disagio mentale ed emotivo.
Le cose non sono migliorate durante la pandemia, che ha costretto gli studenti a rinunciare alle importanti interazioni sociali, e al tempo stesso ha creato ulteriore stress legato all’apprendimento e ai risultati accademici. Di conseguenza, si stima che circa il 24% degli studenti italiani abbia sofferto di problemi psicologici nel corso dell’emergenza sanitaria. Al tempo stesso, mancano ancora adeguate misure di sostegno diffuse e accessibili all’interno del sistema scolastico e universitario per offrire ai giovani il supporto psicologico di cui hanno bisogno.
Psicoterapia per curare la depressione
Esiste ormai una solida base di ricerca che conferma l’efficacia della psicoterapia nel trattamento della depressione. Per chi intraprende un percorso di terapia, nell’80-90% dei casi si assiste a miglioramenti notevoli, con una riduzione significativa o una completa eliminazione dei sintomi. In presenza di sintomi di intensità media o grave, è possibile unire alla psicoterapia anche un trattamento farmacologico da concordare con un professionista in base alle circostanze personali.
Negli ultimi anni, sta crescendo l’utilizzo di servizi di psicoterapia online come Serenis, in grado di fornire supporto ai pazienti ovunque essi si trovino. Proprio la flessibilità che li caratterizza è una delle ragioni per cui molti valutano questa opzione, considerandola più comoda rispetto alle tradizionali sedute in studio. In questi anni sono stati pubblicati diversi studi a riguardo, e i risultati confermano l’efficacia e l’affidabilità del trattamento psicologico in rete. È emerso infatti che la psicoterapia online funziona in modo del tutto comparabile rispetto a quella di persona, e che può quindi supportare i pazienti con risultati altrettanto buoni. Ciò che conta è affidarsi a una piattaforma che garantisca la professionalità degli psicologi iscritti, e che si basi su un approccio scientifico rigoroso così da assicurarsi che i pazienti trovino un servizio adeguato alle loro esigenze.
Sintomi della depressione: quando chiedere aiuto
In Italia, soltanto il 29% dei soggetti affetti da depressione cercano supporto entro un anno dall’emergere dei sintomi. Ciò porta a conseguenze anche gravi per l’individuo, come incapacità di funzionare in contesto lavorativo o accademico, isolamento dai propri affetti, apatia, scatenando un circolo vizioso che porta a un ulteriore peggioramento dei sintomi.
Due delle principali caratteristiche di un episodio depressivo sono un senso di tristezza prolungato, e una perdita di interesse per ogni attività, anche quelle che si trovavano piacevoli o divertenti. A questi si accompagnano altri segnali, come diminuzione o aumento improvvisi dell’appetito, insonnia oppure difficoltà a svegliarsi, mancanza di energia, senso di agitazione, calo dell’autostima, difficoltà di concentrazione oppure nel prendere decisioni. Quando cinque o più di questi sintomi compaiono giornalmente per almeno due settimane, influenzando in negativo le attività quotidiane e compromettendo il funzionamento in diversi ambiti, è possibile che si tratti di un episodio di depressione maggiore.
Come abbiamo visto, cercare assistenza in modo tempestivo è cruciale: se non trattata, la depressione può infatti durare per mesi o anche anni. Per gli studenti, una depressione innescata dallo stress legato a scuola o università rischia di intaccare anche i risultati accademici, portando così a un ulteriore senso di malessere. Chiedere aiuto a un professionista e iniziare un percorso di psicoterapia è il modo migliore per ritrovare un senso di benessere, e per ricominciare a svolgere le attività quotidiane con minore difficoltà.