Come diventare ottico? I modi per intraprendere tale professione consistono nell’eseguire corsi di formazione finalizzati all’abilitazione di tale professione.
L’ottico optometrista è una figura professionale molto richiesta. L’optometrista è un professionista non-medico che svolge la sua attività in ambito della salute nel campo dell’ottica fisiologica. Tuttavia, individua e compensa difetti refrattivi o disfunzioni visive, e identificando i parametri necessari all’approntamento dell’ausilio più opportuno (occhiali, lenti a contatto e così via) che consenta di ripristinare la normale efficienza visiva.
Non trattandosi di un medico, l’ottico optometrista non può effettuare alcun tipo di diagnosi medica né somministrare terapie riabilitative per vere e proprie patologie o trattamenti farmacologici. Di conseguenza, il ruolo svolto è quello di constatare un problema alla vista e realizzare degli occhiali seguendo l’indicazione del medico oculista che svolge la vera e propria visita.
Di cosa si occupa l’ottico?
L’ottico optometrista ha o lavora generalmente in un’attività commerciale dove vende montature, accessori, e dove misura la capacità visiva. Si occupa inoltre degli ausili per persone ipovedenti, mostra come indossare e rimuovere le lenti a contatto e vende tutto il necessario per l’igiene e la pulizia di occhiali e lenti. Egli, inoltre, svolge attività di laboratorio maneggiando il materiale per poterlo adattare alla montatura, confeziona il prodotto ed è abilitato alla vendita al pubblico.
Come diventare ottico
Per svolgere questo mestiere bisogna avere una formazione adeguata e, nel dettaglio, conseguire:
- la qualifica di Operatore Meccanico del Settore Ottico;
- seguita dall’Abilitazione professionale.
- Inoltre, dopo il diploma, chi vuole può anche accedere al corso di studi universitario dedicato (la laurea non costituisce titolo abilitante all’esercizio della professione di ottico ma può fornire una preparazione utile per l’accesso all’esame per il diploma abilitante).
La scuola di ottica ha la durata di 3 anni ed è finalizzata al conseguimento della qualifica che consente di lavorare come dipendente, oppure di continuare il percorso di studi con un biennio in cui si otterrà il diploma necessario all’accesso all’università (quindi in totale 5 anni).
Chi non segue la scuola di ottica, può fare l’esame come privatista facendosi rilasciare da un Istituto Superiore di Ottica una certificazione valida a livello nazionale con cui si può esercitare la professione al di fuori dei confini regionali. Dunque, bisogna frequentare un istituto professionale per ottici.
Chi, invece, possiede già un diploma di maturità, può iscriversi ad un corso di formazione specifico organizzato presso le scuole per ottici. Dopo aver preso la qualifica di ottico bisogna poi iscriversi ad un corso di specializzazione in optometria. Infine, ultime ma non meno importanti, ricordiamo che per diventare un buon optometrista, giocano un ruolo fondamentale l’esperienza e la pratica.
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