Le università telematiche stanno avendo un enorme successo negli ultimi anni e soprattutto nel recente periodo di boom di e-learning anche per gli atenei tradizionali; tuttavia, esistono dal 2003 grazie ad un Decreto che venne firmato da Letizia Moratti, allora Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. In questi 19 anni le università online in Italia sono aumentate e attualmente, quelle ad essere riconosciute dal MIUR, sono 11, ve le elenchiamo qui di seguito:
- Università Online Unimarconi
- Università Online Unitelma
- Università Online eCampus
- Università Online San Raffaele
- Università Online Unidav
- Università Online Uninettuno
- Università Online IUL
- Università Online Unifortunato
- Università Online Unipegaso
- Università Online Unicusano
- Università Online Mercatorum
Il numero di iscritti negli ultimi anni è aumentato notevolmente: basti pensare che nell’anno accademico 2010/11 il totale era inferiore alle 40.000 unità, mentre negli ultimi anni il numero degli iscritti è salito fino a superare i 100.000 in un anno.
Atenei online: le caratteristiche
Questi atenei hanno la stessa validità di quelli classici, per questo motivo chi ottiene una laurea triennale, magistrale di questo tipo oppure frequenta dei corsi di specializzazione, di alta formazione, di perfezionamento e master di primo e secondo livello in queste strutture ha pari opportunità di partecipare a concorsi e bandi dei laureati che seguono la strada della formazione tradizionale.
Le università per via telematica hanno delle caratteristiche in comune con quelle frontali; infatti, gli esami di profitto devono svolgersi obbligatoriamente di persona in una delle succursali presenti sul territorio (ogni ateneo ha diverse sedi a disposizione), ovviamente fatta eccezione di questo periodo particolare in cui anche per gli atenei classici c’è la possibilità di fare tutto a distanza per evitare contagi a causa della pandemia.
Specifichiamo che ogni facoltà sceglie in maniera autonoma le modalità d’esame che possono essere orali oppure scritte, in questo secondo caso con domande a risposta aperta, con test a crocette oppure misti.
Già in passato abbiamo analizzato tutti i vantaggi e gli svantaggi della formazione online, ma ora vogliamo concentrarci sulle caratteristiche principali delle università telematiche. I costi complessivi sono più bassi perché non ci sono spese per vivere da fuori sede o per fare il pendolare: le lezioni vengono messe a disposizione sul sito ufficiale dell’ateneo insieme ad appunti e commenti dei docenti, che possono essere contattati in qualsiasi momento insieme ai tutor per delucidazioni, consigli e chiarimenti.
Sempre per quanto riguarda i costi c’è un risparmio notevole sul vitto, visto che viene calcolato che in media un fuori sede può spendere dai 700 ai 1000 all’anno per i pasti consumati tra un corso e l’altro.
Spese in meno anche per il materiale didattico perché libri e dispense sono reperibili direttamente sulla piattaforma e-learning dell’università e non c’è bisogno di acquistare altro. Qualcuno potrebbe pensare di essere svantaggiato perché la retta non varia in base all’ISEE, tuttavia il prezzo fissato per ogni corso può diminuire ugualmente grazie alle numerose agevolazioni e convenzioni.
A proposito di iscrizioni ricordiamo anche che possono essere effettuate in qualsiasi periodo dell’anno con un semplice click. Per quanto riguarda l’offerta formativa, al momento ci sono a disposizione “solo” questi corsi di studio:
- Archeologia,
- Agraria,
- Architettura,
- Economia,
- Design,
- Filologia,
- Giurisprudenza,
- Ingegneria,
- Lettere,
- Lingue,
- Moda,
- Pedagogia,
- Psicologia,
- Scienze Biologiche,
- Scienze dell’Amministrazione,
- Scienze della Formazione,
- Scienze della Nutrizione,
- Scienze Motorie,
- Scienze Politiche.
Tutti questi atenei sono affidabili e offrono garanzia di qualità, sono a caso sono tenuti sotto controllo dall’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) che ogni anno dà loro un voto per certificare che gli standard qualitativi siano rispettati. L’ANVUR controlla che ci siano alcuni requisiti minimi per quanto riguarda l’ordinamento degli studi, trasparenza, possesso di professori, condizioni strutturali e di sostenibilità economico finanziaria.