Come diventare influencer? Quella di creatore e promotore di contenuti digitali è la professione nata dal boom dei social network più ambita, tanto che esiste anche un corso di laurea al riguardo. In molti cercano di guadagnare follower e porsi come esperti di un determinato settore. Per farcela non c’è bisogno di ottenere centinaia di migliaia di follower. Un buon micro influencer, infatti, ha anche meno di 25mila seguaci sui social. Anche in questo caso, infatti, vale la regola aurea del web: content is king. Qui cercheremo di capire come diventare web influencer, curare e programmare i contenuti.
Diventare influencer su Instagram
Quando si pensa alla professione di influencer, il primo social che viene in mente è di sicuro Instagram. Qui hanno fatto fortuna tutte le più grandi “star del web”, da Chiara Ferragni a Gianluca Vacchi e Mariano Di Vaio, per rimanere all’ambito nostrano. Piuttosto che diventare degli influencer generalisti, tuttavia, un primo consiglio per sfondare è trovarsi la propria nicchia di riferimento. Internet spopola di esperti dei settori più svariati (la stessa Chiara Ferragni, per esempio, è un’esperta di moda), dalle auto ai libri.
Una volta che avrete trovato l’ambito in cui vorreste sfondare, aprite un nuovo profilo. Un buon consiglio, in questa fase, è tenere separati profilo personale e profilo aziendale. Potrebbe sembrarvi una mossa sbagliata, ma per capire come diventare influencer bisogna partire da un presupposto: i nostri follower devono essere interessati a ciò che facciamo. Supponiamo che siate grandi esperti di libri e che sul vostro profilo privato vi seguano già 500 persone. Di queste, alcune saranno vostri colleghi universitari, altri amici della città in cui vivete, altri ancora ex compagni di classe o persone che avete incontrato viaggiando. In questa moltitudine, quanti saranno interessati ai libri? Probabilmente solo una porzione, che magari vi seguirà sul nuovo profilo dedicato.
Una volta aperto il nuovo account, ricordate di renderlo un “profilo aziendale” (o account business). Un’opzione gratuita di Instagram che vi consentirà di ottenere dati e insights su post e stories. Prima di postare, tuttavia, studiate bene gli altri influencer del vostro settore. Cercate di capire cosa funziona nei loro post, con che frequenza pubblicano, di cosa parlano e che rapporto hanno coi loro followers. Il trucco, in questo caso, è “copiare bene”.
Dopodiché, iniziate a preparare i vostri post. Per la cura dei contenuti, esistono diversi strumenti utili nella vita di tutti i giorni. Tra questi:
- Canva: web app con versione gratuita che permette di creare grafiche originali e creative.
- Linktree: sito che vi consentirà di inserire più di un link della bio di Instagram, grazie alla sua aggregazione “ad albero”.
- Adobe Spark: web app della suite di Adobe che consente di montare video in modo semplice.
- Bit.ly: strumento per ottenere in modo facile e veloce degli short link.
Sugli hashtag, infine, qualche rapido consiglio:
- Usate hashtag appropriati ed evitate i più comuni.
- Un hashtag personalizzato può fare la differenza e aiutarvi ad avere un aggregatore di contenuti comune.
- Curate il contenuto del post quanto la foto che usate.
Come diventare influencer e guadagnare
Una volta che avrete già un numero abbastanza consistente di follower, potreste pensare che sia venuta l’ora di darvi da fare come web influencer e guadagnare qualcosa. Capire come diventare influencer, in effetti, è molto più facile che guadagnare davvero dai post che pubblicate. In questi casi, bisogna ricordare innanzitutto che non c’è un numero preciso di follower da avere. Dipende, soprattutto, dal livello di coinvolgimento di chi vi segue e dal settore merceologico in cui siete specializzati (per esempio, cibo, moda e fitness sono tra i settori più comuni).
Per iniziare subito a guadagnare come influencer ci sono diverse strade. Potreste, per esempio, vendere le vostre foto o partecipare a programmi di affiliazione, ottenendo così delle percentuali sulle vendite delle altre aziende.
Tuttavia, la strada più comune è lavorare con le aziende tramite post sponsorizzati. In questo caso, le aziende a cui vi proporrete (o da cui sarete contattati) valuteranno soprattutto il livello di fiducia e di engagement del vostro pubblico, piuttosto che il numero di follower preciso. Ci sono alcuni siti che permettono di scovare aziende disposte a pagare per dei contenuti sponsorizzati.
Come diventare influencer di moda
Un discorso a parte, infine, meriterebbe il capitolo su come diventare influencer nel settore del fashion. Partiamo dal fatto che tutti i consigli dati finora rimangono validi, per esplorare adesso le sue specificità. Anche nella moda è fondamentale seguire le proprie passioni e scovare una nicchia nella quale specializzarsi. Per esempio, il peso crescente del tema della sostenibilità ambientale sta rendendo sempre più attuale il riutilizzo di abiti ormai considerati “fuori moda” o di seconda mano, che potrebbero avere nuova vita grazie ai social.
Nella moda, soprattutto, è importante acquisire un proprio stile personale. Chi ti segue, dovrà capire cosa aggiungi nel mondo del fashion e qual è il tuo punto di vista, anche immedesimandosi nei tuoi post. Infine, non bisogna dimenticare la dimensione del racconto. Oltre a esibire i capi in scatti “perfetti”, racconta cosa ti ha portato a scegliere un particolare abbinamento, se c’è stata qualcosa che ti abbia ispirato. Ma, soprattutto, cura i cosiddetti “UGC”, gli “user generated content“. I contenuti creati dagli utenti, infatti, possono essere utili come fonte di ispirazione o anche, semplicemente, da ricondividere.