Mail a un prof. : Scrivere un’email formale a un professore del proprio corso di laurea è un passo che tutti gli studenti, prima o poi, sono chiamati ad affrontare!
Tutti, indipendentemente se si è matricole o laureandi ci si trova davanti alla stesura della fatidica mail, che in quel momento sembrerà essere la più importante della propria carriera universitaria. I margini di errori devono essere pari a zero! Ogni parola deve essere scelta con cura. Che si tratti di una richiesta di chiarimenti su voti e lezioni, di fissare un incontro o di chiedere informazioni per la tesi, ogni dettaglio deve essere perfetto. Di seguito una breve guida sulla stesura perfetta!
Mail al prof, i primi passi
Gli accorgimenti iniziano ancor prima della stesura stessa. In primo luogo, è essenziale utilizzare sempre il proprio indirizzo mail istituzionale. D’altronde in linea generale, nei contesti più o meno formali è buona norma evitare indirizzi che contengono elementi e termini troppo estrosi. Altro punto fondamentale è l’oggetto da inserire, che dev’essere coinciso, e riassumere in poche parole il contenuto dell’email, proprio come se fosse un titolo. Ad esempio “Richiesta ricevimento” o “Chiarimenti esami”. Inoltre, si dovrà mantenere e adottare uno stile formale. La comunicazione deve essere chiara, diretta e facilmente comprensibile. In altre parole, è importante saper trovare il giusto equilibrio tra rispetto delle formalità e chiarezza nell’esprimere ciò che si vuole comunicare.
Mail a un prof, come iniziare
Sarà necessario aprire la propria email con una saluto di cortesia. Sono consigliabili espressioni come “Gentile professore/professoressa” o “Egregio professore”. Si consiglia di evitare avverbi temporali come “Buongiorno o Buonasera” o un semplice e freddo “Professoressa/Professore”.
Inoltre nel caso in cui si tratti della tua prima comunicazione con quel docente, è buona pratica presentarti brevemente. Indica il tuo nome, il corso di laurea a cui sei iscritto, l’anno di frequenza del corso che hai seguito con il professore e, se necessario, un riferimento alla materia di interesse. A questo punto si potrà iniziare la stesura dell’email. Si dovranno utilizzare i cosiddetti allocutivi di cortesia come il “Lei”.
Il corpo centrale
Una volta esposti i saluti, si andrà a capo scrivendo eventualmente la propria presentazione o direttamente il motivo dell’email. Si ricorda che il corpo del testo della mail dovrebbe iniziare con la lettera minuscola. A questo punto, è fondamentale esporre la questione in modo chiaro, diretto e conciso, senza perdersi in dettagli superflui, ma senza dimenticare di includere tutte le informazioni necessarie. La chiave per una comunicazione efficace è, infatti, avere ben chiaro l’obiettivo dell’email. È importante che ogni frase sia mirata e che il contenuto della mail rispecchi esattamente il motivo del contatto, senza ambiguità o confusione.
Mail al prof, saluti finali e revisione
Una volta concluso il corpo centrale e la propria richiesta, è essenziale concludere la mail in modo adeguato. Sarà necessario mettere un punto alla fine del proprio corpo centrale ed andare a capo. Si potrà utilizzare a questo punto una formula di saluto standard come “Cordiali saluti” o “Distinti saluti”. Se desideri sollecitare una risposta, puoi aggiungere una frase come “In attesa di un suo gentile riscontro” o “Resto in attesa di una sua risposta”. A questo punto si andrà nuovamente a capo per firmale l’email con nome e cognome se si tratta di una prima interazione o in caso contrario, se è già avvenuto uno scambio d’email, ci si potrà firmare anche con l’iniziale del nome puntata seguita dal cognome per esteso.
Prima di inviarla, però, prenditi il tempo per rileggere attentamente tutto il contenuto, in modo da eliminare eventuali errori grammaticali o refusi. Un piccolo trucco infallibile per una revisione perfetta è quello di leggere la mail al contrario, partendo dall’ultima parola e proseguendo verso la prima. Questo metodo ti aiuterà a concentrarti sui singoli dettagli, senza lasciarti distrarre dal contenuto complessivo, e sarà più facile individuare eventuali errori ortografici.