Categorie: Studenti

Quanto costa mantenere uno studente fuori sede all’Università

Ogni anno, oltre 600.000 giovani italiani lasciano la propria città per trasferirsi in altre località con l’obiettivo di frequentare l’università. Questo fenomeno dà vita a un vasto movimento di studenti fuori sede, che popolano le città universitarie, animando la vita culturale e sociale da nord a sud. L’esperienza dello studente fuori sede è molto più che accademica: per molti rappresenta il primo vero distacco dalla famiglia e l’inizio della vita adulta. Gestire una casa, organizzare la propria quotidianità e affrontare le responsabilità che ne derivano sono tutte abilità che si acquisiscono fuori dall’ambiente familiare.

I costi per uno studente fuori sede

Uno degli aspetti principali legati alla vita fuori sede è il costo, che può essere significativo. Per una famiglia, sostenere un figlio che studia lontano da casa implica una pianificazione accurata delle spese, che devono essere considerate con largo anticipo per evitare imprevisti. Tra le principali voci di costo ci sono:

  • Tasse universitarie: variano in base alla fascia di reddito e all’università scelta, con una differenza notevole tra istituti pubblici e privati.
  • Vitto e alloggio: una delle spese più importanti, specialmente nelle grandi città come Milano, dove il costo della vita è particolarmente alto.
  • Trasporti: per spostarsi all’interno della città e per tornare a casa durante le pause accademiche.
  • Spese accessorie: libri, materiali di studio e altre necessità quotidiane.

Tra le città universitarie italiane, Milano è considerata la più cara, mentre Bologna è la città universitaria per eccellenza. Tuttavia, indipendentemente dalla città scelta, l’esperienza fuori sede rappresenta un investimento significativo.

Le città universitarie più care in Italia

Ecco l’elenco delle 10 città universitarie italiane dove i costi per mantenere uno studente fuori sede sono più elevati, basato su affitti, costo della vita e tasse universitarie:

  1. Milano
  2. Roma
  3. Bologna
  4. Firenze
  5. Venezia
  6. Torino
  7. Napoli
  8. Padova
  9. Verona
  10. Pisa

La pianificazione finanziaria

È chiaro che la maggior parte degli studenti non è in grado di mantenersi autonomamente durante gli anni di studio, anche se alcuni trovano lavori part-time per alleggerire il peso delle spese. Tuttavia, questi impieghi spesso non coprono integralmente i costi necessari, come l’affitto, l’acquisto dei libri e le tasse universitarie.

Per i genitori, è quindi fondamentale pianificare per tempo le spese. Creare un piano di risparmio o di investimento può aiutare a garantire che i fondi necessari siano disponibili al momento opportuno. Accumulare una somma adeguata mese dopo mese può essere una strategia efficace per non doversi trovare in difficoltà al momento di sostenere i costi.

Quanto costa mantenere un figlio all’università?

I costi per mantenere un figlio fuori sede dipendono da molti fattori, come la città scelta, il tipo di alloggio e lo stile di vita. Ecco alcune stime indicative:

  • Tasse universitarie: variano tra i 500 € e i 3.500 € l’anno a seconda dell’università e della fascia di reddito.
  • Affitto: a Milano, l’affitto di una camera singola può superare i 600 € al mese, mentre a Pisa o Bologna i costi sono leggermente inferiori, con cifre che vanno dai 300 € ai 500 € al mese.
  • Vitto: stimiamo una spesa mensile che può variare dai 500 € a Milano fino ai 400 € a Bologna e Pisa.

Oltre a queste spese, bisogna considerare il costo dei libri, che può variare in base al corso di laurea. Per esempio, chi studia medicina può arrivare a spendere anche 400 € l’anno solo per i libri. Altre spese accessorie includono trasporti, attività ricreative e sociali, che sono inevitabili per chi vive lontano da casa.

Una stima complessiva delle spese

Mantenere uno studente fuori sede per un anno può costare tra i 10.000 € e i 15.000 €, a seconda della città e del tipo di vita condotta. Ovviamente, esistono vari modi per risparmiare: scegliere alloggi più economici, approfittare delle borse di studio o vivere con altri studenti in appartamenti condivisi. Tuttavia, è essenziale essere realistici e pianificare queste spese con attenzione.

Inoltre, è importante considerare l’inflazione: i costi di mantenere uno studente fuori sede possono aumentare significativamente nel corso dei prossimi anni. Per questo, investire i propri risparmi potrebbe essere una scelta intelligente, consentendo di farli fruttare nel tempo e di garantire una maggiore tranquillità finanziaria quando arriva il momento di sostenere le spese universitarie.

Investire nel futuro: l’università è un investimento che vale

Nonostante i costi elevati, l’università resta un investimento che porta benefici concreti. Secondo i dati di Almalaurea, i laureati in Italia guadagnano in media il 42% in più rispetto ai non laureati, con tassi di occupazione più alti. Pianificare e risparmiare per il percorso universitario dei propri figli è dunque un investimento nel loro futuro, che ripagherà nel lungo termine sia in termini economici che di crescita personale e professionale.

In conclusione, il percorso universitario fuori sede rappresenta una fase cruciale nella vita di uno studente, sia per la formazione accademica che per quella personale. Tuttavia, è un’esperienza che richiede un notevole impegno economico da parte delle famiglie, rendendo la pianificazione e la gestione delle spese essenziali per affrontare con serenità questo importante capitolo della vita.


3 domande comuni

1. Quanto costa mantenere un figlio fuori sede per un anno?

Il costo complessivo varia in base alla città, ma può oscillare tra i 10.000 € e i 15.000 € all’anno. Questa cifra include tasse universitarie, affitto, vitto, trasporti e spese accessorie come libri e attività ricreative. Le città più costose, come Milano, possono richiedere un budget più elevato rispetto a città più piccole come Pisa o Bologna.

2. È possibile trovare un lavoro part-time per contribuire alle spese?

Sì, molti studenti trovano lavori part-time per coprire almeno parte delle spese. Tuttavia, gli impieghi part-time di solito non sono sufficienti a coprire l’intero costo della vita, specialmente per affitto e tasse universitarie. Inoltre, il lavoro deve essere compatibile con gli orari di studio, quindi la pianificazione è fondamentale.

3. Come possiamo ridurre i costi della vita da studente fuori sede?

Ci sono diverse strategie per risparmiare. Ad esempio, si può scegliere un alloggio più economico o condividere l’appartamento con altri studenti. È possibile ridurre le spese sui libri comprandoli usati o in formato digitale. Inoltre, usufruire delle borse di studio e delle agevolazioni economiche può alleggerire notevolmente il peso finanziario.

Questo post è stato pubblicato il 15 Settembre 2024

Redazione

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