L’inizio imminente del nuovo anno accademico accende il dibattito sulle difficoltà riscontrate dagli studenti sul far fronte alle gravose spese universitarie. La situazione diventa sempre più insostenibile, in particolar modo nelle regioni che hanno un maggior flusso di studenti. Gli alloggi universitari scarseggiano e gli affitti continuano a salire, le borse di studio spesso non sono abbastanza, di seguito il panorama italiano secondo i dati Anvur 2023 ed il report ” Italy student Housing” di Savills.
Non tutte le regioni del nostro paese offrono posti in residenze universitarie a prezzi accessibili, inoltre i posti disponibili sono limitati per evitare sprechi, senza dubbio però questa “prudenza amministrativa” si scontra con l’offerta dei posti letto, insufficiente rispetto alla domanda.
In alcune regioni come la Lombardia e l’Emilia-Romagna, dove le città di Milano e Bologna attraggono ogni anno un gran numero di studenti fuori sede da tutta Italia, la situazione è particolarmente critica. In Lombardia, a fronte di 83.489 studenti fuori sede, ci sono solo 11.125 posti in residenze universitarie, coprendo appena il 13% della domanda. La situazione in Emilia-Romagna è ancora più drammatica, con 86.227 studenti fuori sede e solo 4.775 posti disponibili, lasciando scoperto il 94% degli studenti.
Al contrario, nelle regioni con un numero minore di studenti fuori sede, come Calabria e Sardegna, l’offerta di alloggi è più che adeguata. In Calabria, per esempio, ci sono 2.727 posti disponibili per 2.615 studenti, e in Sardegna i posti sono 1.020 a fronte di 1.236 studenti. Questo equilibrio, però, è reso possibile solo dal numero limitato di studenti che si trasferiscono in queste città per studiare, se la tendenza dovesse invertirsi sarebbe un problema anche per queste regioni.
Il problema della carenza di alloggi e dell’alta domanda è aggravato ulteriormente dall’aumento costante del numero degli iscritti alle università in Italia. Secondo il report di Savills, “Italy student Housing”, il numero di studenti è cresciuto del 5% rispetto al periodo precedente, arrivando alla soglia di 1,9 milioni solo nell’ultimo anno accademico. Il numero in aumento deriva non solo dagli studenti italiani, ma anche da dall’afflusso di studenti internazionali, aumentati in dieci anni del 75%.
Le città che ospitano la maggior parte degli studenti sono Milano e Roma, quest’ultima rimane la principale città universitaria italiana con ben 280.000 iscritti, contando anche quelli telematici. Milano invece ha il maggior numero di studenti internazionali, con circa 21.000 iscritti. L’offerta totale di posti letto rimane però drasticamente inferiore alla domanda, con solo 74.000 posti disponibili, di cui il 69% pubblici.
In conclusione in questo contesto di inflazione e aumento dei prezzi degli affitti, la carenza di alloggi universitari diventa un problema difficile da ignorare. Le politiche abitative e il caro affitti saranno uno dei temi centrali della seconda edizione di “Future4Cities”, evento dedicato alle città che cambiano e che si terrà a Milano dal 28 al 30 novembre 2024.
Senza dubbio per affrontare questo problema sarà necessario un intervento decisivo da parte delle istituzioni a livello nazionale, non solo regionale. Durante l’evento esperti e politici si confronteranno sulla crisi abitativa studentesca e su come trasformare le città in cui viviamo in luoghi più equi e sostenibili. La sfida sarà trovare delle soluzioni che permettano a tutta la comunità studentesca di accedere a un’istruzione di qualità senza dover sacrificare il proprio benessere economico o mentale.
Questo post è stato pubblicato il 2 Settembre 2024
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