La Classifica Censis delle Università Italiane 2024/2025 rappresenta una risorsa fondamentale per orientare gli studenti nelle loro scelte accademiche, fornendo un’analisi dettagliata delle prestazioni degli atenei italiani su diversi fronti.
Quest’anno, la classifica continua a mettere in evidenza le tendenze delle immatricolazioni e le prestazioni delle università in diverse categorie.
Panoramica delle Immatricolazioni
Nel contesto delle immatricolazioni universitarie per l’anno accademico 2023/2024, l’Italia ha registrato un trend di stabilità complessiva, con una lieve flessione dello 0,2% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, ci sono differenze significative a livello regionale:
- Sud e Isole: crescita del 4,2% nelle immatricolazioni, segnalando un interesse crescente verso gli atenei di queste regioni.
- Nord-Est: incremento dell’1,2%, suggerendo una leggera ripresa dell’attrattività.
- Centro e Nord-Ovest: calo rispettivamente del 3,6% e 2,5%, indicando una possibile saturazione o spostamento dell’interesse degli studenti verso altre aree.
Analisi delle aree disciplinari
Le aree disciplinari che hanno visto una maggiore attrazione di nuovi studenti sono quelle legate alla salute e al benessere, con notevoli incrementi nelle iscrizioni:
- Sanitaria e agro-Veterinaria: con un impressionante aumento del 7,0%, quest’area ha beneficiato soprattutto dell’interesse per i corsi medico-sanitari e farmaceutici, che hanno visto un incremento del 10,1%.
- Scienze Motorie e sportive: un aumento del 5,5% riflette un crescente interesse per la salute fisica e lo sport.
- Artistica, letteraria ed educazione: un lieve incremento dello 0,5%, trainato da un significativo aumento nei corsi di educazione e formazione (+5,9%).
D’altro canto, l’area economica, giuridica e sociale ha registrato una riduzione del 2,2%, con i corsi psicologici e giuridici in declino rispettivamente del 10,5% e 2,7%.
Anche le discipline STEM hanno subito una contrazione del 2,2%, principalmente a causa della diminuzione di iscrizioni nei corsi scientifici (-7,3%).
Tendenze di genere nelle immatricolazioni
Uno sviluppo positivo è stato l’incremento della partecipazione femminile in aree storicamente dominate da maschi. Le discipline STEM hanno visto un aumento significativo delle studentesse, con crescite rilevanti in:
- Architettura e ingegneria civile: +6,4% di partecipazione femminile.
- Informatica e tecnologie ICT: aumento del 12,5% delle iscrizioni femminili, indicando una rottura delle tradizionali barriere di genere in questi settori.
Classifiche degli atenei
La classifica Censis suddivide gli atenei in diverse categorie basate sul numero di iscritti, fornendo una valutazione dettagliata della loro qualità accademica.
Mega Atenei Statali (oltre 40.000 iscritti)
- Università di Padova: prima in classifica con un punteggio di 89,5, continua a essere un faro di eccellenza accademica.
- Università di Bologna: mantiene una posizione di rilievo con ottime valutazioni.
- Sapienza di Roma: continua a essere un punto di riferimento per la formazione superiore in Italia.
- Università di Palermo: notevole scalata al quarto posto, riflettendo un miglioramento delle sue offerte accademiche e infrastrutture.
Grandi atenei statali (20.000-40.000 iscritti)
- Università della Calabria: Al vertice con 92,2 punti, apprezzata per la qualità dell’insegnamento e le risorse offerte agli studenti.
- Università di Pavia: Riconosciuta per la sua eccellenza accademica.
- Università di Perugia: Continua a mantenere una posizione elevata nella classifica.
- Università di Genova: Entrata nei primi dieci, evidenziando un miglioramento significativo nelle sue strutture e programmi.
Medi atenei statali
- Università di Trento: conferma la sua posizione di leader con un punteggio di 94,5, grazie a una combinazione di ricerca di alto livello e insegnamento innovativo.
- Università di Udine: mantiene un forte secondo posto con programmi accademici ben sviluppati.
- Università di Sassari: sale in classifica, dimostrando il suo impegno verso il miglioramento continuo.