Andare negli Stati Uniti è il sogno di molti. Per una vacanza, per lavoro o per un viaggio studio, sono moltissimi gli italiani che ogni anno scelgono di volare oltreoceano. Soggiornare negli Stati Uniti, tuttavia, richiede una serie di accorgimenti e passaggi burocratici che è bene conoscere in anticipo, soprattutto per evitare di imbattersi in brutte sorprese.
Vediamo, dunque, quali sono gli step preliminari da affrontare per chiunque voglia viaggiare verso gli USA.
Viaggiare negli Stati Uniti
Per recarsi negli Stati Uniti non basta acquistare un biglietto aereo e fare la valigia. Come riportato sul sito Viaggiare Sicuri del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale, infatti, “per entrare negli Stati Uniti nell’ambito del programma “Viaggio senza Visto” (Visa Waiver Program – VWP) è necessario ottenere un’autorizzazione ESTA (Electronic System for Travel Authorization – ESTA)”.
Per entrare nel territorio statunitense, infatti, è necessario un documento che ne autorizzi preventivamente l’ingresso e il soggiorno per un determinato periodo di tempo. L’ESTA, nello specifico, è un sistema di autorizzazione riservato ai viaggiatori, che prevede una procedura semplificata per chi sta progettando un soggiorno negli Stati Uniti. I viaggiatori, infatti, non dovranno quindi presentare una richiesta di visto al consolato.
Come funziona e che durata ha? Una volta ottenuta, l’autorizzazione ha due anni di validità, può essere usato per soggiorni multipli, e permette ai viaggiatori di soggiornare negli USA per 90 giorni. Dal 2008, per ottenerla, è necessario pagare una tassa forfettaria.
Studiare negli Stati Uniti
Tra i viaggiatori più assidui negli USA ci sono, sicuramente, gli studenti di tutte le età. Ogni anno, infatti, sono moltissimi gli studenti italiani che programmano una vacanza studio o un periodo di scambio per migliorare il proprio inglese, ma anche per fare un’esperienza di formazione e di crescita fuori dai confini nazionali ed europei.
Tra le città più richieste, ci sono naturalmente New York e Los Angeles, ma sono tantissime le mete a disposizione. Trascorrere un periodo, più o meno breve, negli Stati Uniti è un’esperienza di vita straordinaria e un ottimo biglietto da visita sul proprio curriculum. Le possibilità di farlo sono tantissime.
Quali? I programmi di scambio e i progetti di mobilità tra l’Italia e gli Stati Uniti sono moltissimi, di tutti i tipi e pensati per ogni età. Le tipologie di soggiorno possono essere diverse e di varia durata: esistono i periodi a breve termine presso un’istituzione universitaria o una scuola superiore, come le scuole estive, ma anche periodi più lunghi. Per uno studente italiano è possibile, infatti, iscriversi a un programma che permette di frequentare un’università o un college, in cui è possibile scegliere un corso di laurea e laurearsi.
Per il post-laurea, invece, esistono i master e i dottorati. I primi hanno una durata di uno o di due anni e si tratta di un approfondimento specifico su una disciplina già studiata durante gli anni precedenti. Il dottorato invece è, come in Italia, il massimo titolo accademico e ha una durata che va dai tre ai cinque anni.
Lavorare au pair negli Stati Uniti
Un’altra soluzione può essere quella di lavorare per un breve periodo come au pair. Si tratta di un’esperienza utile per fare un’esperienza negli Stati Uniti, ma senza spendere troppo. Sono moltissimi i giovani che, ogni anno, scelgono questa formula per viaggiare. Ma in cosa consiste?
Il lavoro au pair consiste nel raggiungere una famiglia locale, che concederà vitto, alloggio e assistenza, in cambio di un aiuto in casa: accudimento di bambini, aiuto in piccole aziende a gestione familiare, ecc. Un’ottima occasione per fare esperienza all’estero, ma soprattutto per fare pratica con l’inglese.
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