L’istruzione online sembra essere diventata parte integrante della quotidianità di tantissimi studenti, se non proprio di tutti. Gli insegnanti di tutto il mondo hanno imparato a sfruttare le potenzialità delle nuove tecnologie anche al di fuori delle situazioni emergenziali, integrandole come potenti strumenti educativi. Classi virtuali, video e altri strumenti tecnologici non solo si sono dimostrati in grado di rendere il processo di apprendimento più inclusivo, ma hanno favorito la collaborazione tra i ragazzi e gli insegnanti in maniera fino ad oggi inimmaginabile. Ogni giorno vengono messe a disposizione di tutti applicazioni sempre più utili ed intuitive, e non esiste studente al mondo che non abbia mai avuto a che fare almeno con una di loro.
Per quanto la tecnologia si sia rivelata utile in ambito accademico è bene ricordare che un robot o una videochiamata non saranno mai in grado di sostituire completamente il processo educativo che avviene in classe. Nonostante il web sia pieno di pericoli e limitazioni, però, sia studenti che insegnanti hanno presto imparato a sfruttare al pieno le potenzialità che la didattica online offre a chiunque. L’uso di reti VPN, per esempio, si è diffuso rapidamente in ogni parte del globo, e oggi chiunque può accedere a risorse bibliografiche o audiovisive in pochissimi secondi. L’utilizzo di queste nuove tecnologie permette agli utenti di proteggere i propri dati personali e la propria cronologia di ricerca, dimostrandosi particolarmente utile per qualsiasi tipo di studente.
Passare tante ore al giorno davanti ad uno smartphone o ad un computer non è facile, e tanti studenti con il passare del tempo hanno lamentato un calo nella capacità di concentrazione. Ironicamente la tecnologia ha una soluzione facile e veloce anche per questa triste conseguenza della didattica online: numerose applicazioni mobili, infatti, permettono agli studenti di impostare timer di breve o lunga durata, interrotti da pause appositamente pensate per rilassare la mente tra una sessione di studio e l’altra. Le tecniche studiate dai professionisti dei procedimenti cognitivi spiegano che l’ideale sarebbe studiare 40 minuti per poi permettersi una pausa di 10, e così via fino a completare l’obiettivo predisposto per la giornata.
Tecnologia e metodi didattici tradizionali si incontrano quando è il momento di organizzare il proprio lavoro o piano di studio. Google Calendar è forse l’applicazione che più di ogni altra facilita l’organizzazione degli studenti, permettendo di segnare obiettivi, impostare promemoria e condividere il proprio calendario con amici e insegnanti. Per chi invece preferisce il fai da te, negli ultimi anni sono nate diverse applicazioni pensate apposta per gli studenti: Evernote, per esempio, permette a chi ne fa uso di scrivere appunti e registrare note vocali, sincronizzando il tutto sul cloud e trasferendolo così da un dispositivo all’altro. Questa applicazione, inoltre, sfrutta un utilissimo sistema di tag grazie al quale è possibile suddividere i propri appunti per data e categoria. Le persone che utilizzano queste applicazioni ogni giorno sono sempre di più, e spesso anche i datori di lavoro ne raccomandano l’uso per poter organizzare al meglio i propri compiti.
Questo post è stato pubblicato il 29 Marzo 2022
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