Ottime notizie da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca: agli atenei italiani, quest’anno, andrà un contributo statale maggiore, aumentato di ben 508 milioni di euro, per un totale di 8.383 miliardi contro i 7.875 miliardi rilevati l’anno scorso.
Ma a cosa è dovuto questo aumento esponenziale di fondi? La risposta arriva proprio dal Ministero, che spiega come “la maggior parte di questo incremento è dovuto a specifiche disposizioni normative che hanno previsto un vincolo di destinazione per i singoli stanziamenti”.
Adesso i soldi andranno distribuiti tra le università: tra gli obiettivi da raggiungere vi è lo stanziamento di ben 637.2 milioni di euro proprio per gli studenti, che andranno divisi tra borse di studio post laurea, tutorato per allievi con DSA o disabilità, sostegno didattico, mobilità, fino alla copertura dei contributi economici previsti per coloro che fanno parte della no tax area o delle fasce di reddito immediatamente superiori, per le quali sono previsti degli sconti.
Ma quali atenei italiani vedono distribuirsi la fetta più ampia del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO)? Sul podio vi è La Sapienza di Roma, con 483.6 milioni, seguita dall’Alma Mater di Bologna (392.9 milioni) e, infine, l’ateneo napoletano, l’università Federico II, alla quale spetteranno ben 354.3 milioni di euro.
FFO 2021: 167 milioni per UniCT
Come gli altri atenei italiani, anche l’Università degli Studi di Catania riceverà una parte dei finanziamenti da parte del FFO: si conteggiano ben 7 milioni di euro in più, per un totale di 167 milioni 172mila euro. Il dato positivo più importante, come spiegato dall’Ateneo stesso, è “rappresentato dall’incremento di 5 milioni 600 mila euro per la “quota premiale” basata sulla Valutazione della Qualità della Ricerca da parte dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario), sulle politiche di reclutamento e sulla valorizzazione dell’autonomia responsabile degli atenei”.
Molta la soddisfazione da parte del direttore generale, Giovanni La Via: “siamo molto soddisfatti di questo risultato positivo per il nostro ateneo che premia l’efficacia e l’efficienza di questa amministrazione. Grazie all’incremento dei fondi per il funzionamento e le attività istituzionali delle università potremo implementare e migliorare i servizi per nostri studenti“, conclude, “ma anche destinare maggiori risorse al nostro personale e per la ricerca scientifica rendendo il nostro ateneo più competitivo sul panorama nazionale”.