Categorie: Università

Studiare in Italia: cinque cose che occorre sapere

L’Italia è un Paese affascinante, in grado di fornire a chiunque provenga da altre parti del mondo anche un ottimo bagaglio culturale, oltre che un’adeguata formazione professionale. Ma cosa occorre per trasferirsi e frequentare un’università della Penisola? Di seguito, le importanti cinque cose che devi sapere per studiare in Italia.

Studiare in Italia: pro e contro

Perché studiare in Italia? Le ragioni sono per certo molteplici. La Penisola è celebrata ed invidiata in primo luogo per i paesaggi eterogenei che offre: dalle splendide coste ai vulcani attivi, senza dimenticare isole, fiumi e laghi. Inoltre, l’Italia ospita numerosissime città ricche in monumenti che, in caso di trasferimento per motivi di studio, non sarebbero più solo mete di splendide vacanze ma, almeno per qualche tempo, “casa”. Non resta che capire quale tra i tanti Comuni italiani è il più adatto ai propri gusti.

Attenzione, però, alla scelta dell’ateneo: di fatto, secondo l’Academic Ranking of World Universities (Arwu) 2021, solo quattro università italiane si classificano tra le prime duecento al mondo.

Studiare in Italia: quali documenti servono?

Gli interessati dovranno sapere che per candidarsi all’iscrizione nel sistema universitario italiano occorrerà aver compiuto almeno 17 anni ed aver totalizzato un minimo di 12 anni di istruzione. Inoltre, gli stranieri non cittadini europei dovranno essere in possesso di alcuni documenti, necessari per rendere l’immatricolazione davvero possibile. Ecco quali:

  • domanda di pre-iscrizione per il rilascio del visto, in originale (unitamente a due copie). Secondo quanto riportato all’interno dell’apposito portale del Ministero degli Affari Esteri, occorrerà accedere al portale UNIVERSITALY e compilare la relativa “domanda di preiscrizione”. Quest’ultima dovrà essere successivamente presentata alla Rappresentanza italiana del luogo di residenza, dopo esser stata validata digitalmente da parte dell’università di riferimento;
  • diploma di maturità o Baccalaureato in originale (o, in alternativa, una copia autenticata da una rappresentanza diplomatica/consolare italiana);
  • dichiarazione di Valore, ovvero il documento emesso dalla Rappresentanza Diplomatica italiana, che indichi il titolo in possesso come valido ed attesti la facoltà di ammissione presso un ateneo italiano;
  • certificazione che attesti la possibilità di frequentare, se necessario, un corso di studi universitario nel Paese di provenienza;
  • due fotografie (di cui una autenticata dall’autorità diplomatica/consolare italiana competente);
  • certificazione di conoscenza della lingua italiana o inglese (in base alla lingua del corso di laurea scelto).

Al contrario, i cittadini UE o comunitari possono entrare in Italia se muniti di passaporto o carta d’identità validi e  risiedervi per motivi di studio o lavoro per tutto il tempo che vogliono. La registrazione presso la Questura, tuttavia, risulta obbligatoria anche per loro.

I visti: quanti tipi ne esistono?

Abbiamo già fatto riferimento al visto ma occorrerà, ora, precisare un dettaglio importantissimo: ne esistono diverse tipologie.

Di fatto, oltre al visto-studio generico, vanno menzionati:

  • un visto studio – immatricolazione Università;
  • un visto studio corso singolo universitario;
  • un visto studio post-laurea;
  • un visto studio-programma di scambio e mobilità;
  • un visto studio-tirocinio;
  • un visto studio-formazione professionale.

I numerosi tipi non dovranno confondervi le idee: basterà consultare questo database per scoprire quale occorre procurarsi e verificare gli specifici requisiti da possedere.

Visto: tutto ciò che occorre sapere

In primo luogo, chi non conosce connazionali che hanno ottenuto un titolo in Italia magari non sa che i cittadini di un Paese esentato dal visto Schengen per soggiorni fino a 90 giorni, dovranno procurarsi un visto solo nel caso in cui il proprio soggiorno studio durasse per più di 90 giorni.

Ma come procedere per far proprio il visto d’ingresso e studiare in Italia? I cittadini extra-UE dovranno presentare apposita richiesta  al Consolato italiano competente nel proprio Paese d’origine. Anche in questo caso serviranno specifici documenti, ovvero:

  • modulo di richiesta del visto d’ingresso;
  • una fotografia recente formato passaporto;
  • Documenti di viaggio con validità di almeno 3 mesi dopo la scadenza del visto;
  • pre-iscrizione o iscrizione ad un corso di laurea universitario;
  • attestazione di un domicilio in Italia;
  • attestazione di sufficienti mezzi finanziari di autosostentamento (almeno 448,07€ al mese per tutta la durata dell’anno accademico);
  • adeguata copertura assicurativa per spese mediche e ospedaliere;
  • disponibilità di sufficienti mezzi finanziari per il rimpatrio;
  • attestazione di un’adeguata conoscenza della lingua italiana o inglese (a seconda del corso di laurea su cui è ricaduta la propria scelta);

Si precisa che agli studenti minorenni è richiesto il consenso all’espatrio con firma di entrambi i genitori (o, in assenza, dal tutore legale). Inoltre, possedere il visto non vieta alle autorità doganali di controllare nuovamente i documenti già citati nel momento in cui si varcano i confini italiani.

Il passo successivo: il permesso di soggiorno

Il visto d’ingresso non basterà: per il giovane desideroso di diventare uno studente di un’università del Bel Paese i passi da compiere non sono finiti.

Una volta in Italia, questo dovrà richiedere il permesso di soggiorno. Ma dove? La richiesta va fatta (attraverso apposito modulo) presso l’ufficio postale della propria città di residenza in Italia, ed entro e non oltre 8 giorni lavorativi da quello del proprio arrivo.

Anche in questo caso, servono documenti destinati a variare anche a seconda del corso di laurea da frequentare. In particolare:

  • una copia del passaporto ( nello specifico, delle pagine con dati anagrafici e della pagina con il visto d’ingresso);
  • una copia della polizza di assicurazione sanitaria;
  • lettera di accettazione da parte dell’Università.

Inoltre:

  • per i soli studenti di un corso di Laurea Triennale occorrerà il Modello A compilato all’Ambasciata (o un’autocertificazione dell’iscrizione);
  • per coloro che desiderano iscriversi ad un corso di Laurea Magistrale basterà una copia della lettera di ammissione e il Modello A compilato all’Ambasciata (o un’autocertificazione dell’iscrizione);
  • per gli studenti non-UE in scambio servirà la lettera di accettazione del programma di scambio.

Dopo aver completato le procedure presso l’Ufficio Postale di riferimento, il futuro studente dovrà raggiungere la Questura del Comune dove desidera risiedere: anche qui richiederà il permesso. Una volta portati a termine tutti i passaggi, non resterà che iniziare il proprio percorso di studi: scoprirete che, con alcuni utili consigli, gli anni universitari saranno splendidi.

Questo post è stato pubblicato il 19 Agosto 2021

Redazione

Articoli scritti dalla Redazione.

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