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Come diventare insegnante di sostegno? È una domanda frequente tra i giovani disoccupati che sognano di sedere dall’altra parte della cattedra.
Va precisato, tuttavia, che gli insegnanti di sostegno svolgono un compito speciale: di fatto, tali figure (negli ultimi anni, molto ricercate dagli istituti) si occupano dell’apprendimento degli alunni con bisogni educativi speciali.
Per svolgere questo mestiere, occorre possedere requisiti che variano a seconda dell’ordine e del grado delle scuole in cui si desidera lavorare. Scopriamoli insieme.
In primo luogo, andranno indicati i requisiti richiesti a chi desidera essere assunto all’interno di una scuola dell’infanzia o primaria. Questi sono:
In questo caso i titoli di accesso all’insegnamento sono anche abilitanti. Cosa significa? Per via di tale dettaglio, non sarà necessario sostenere alcun concorso specifico successivo al conseguimento della laurea per ottenere l’abilitazione.
Variano i criteri per chi sogna un’assunzione in una scuola secondaria. Ecco cosa è richiesto in questo caso:
I crediti formativi universitari andranno conseguiti in almeno 3 dei 4 settori e per ognuno degli ambiti devono essere certificati almeno 6 crediti.
Andrà, tuttavia, precisato che i crediti formativi universitari non sono richiesti per i docenti abilitati e per gli insegnanti teorico-pratici, oltre che per i docenti che, al momento di pubblicazione dello specifico bando di concorso, dimostreranno di aver svolto almeno tre anni di servizio.
Per la scuola secondaria, è richiesto anche il titolo di specializzazione sul sostegno.
Prima di essere ufficialmente un insegnante di sostegno, occorre superare un concorso a cattedra che conta 4 esami. In particolare, occorrerà superare tre prove scritte e una prova orale.
Con la prima prova scritta il candidato viene valutato sulla disciplina attinente la sua classe di concorso mentre con la seconda prova scritta sulle conoscenze inerenti le materie socio-psico-pedagogiche, acquisite con i 24 cfu.
Un’ultima prova scritta prevede, poi, la valutazione delle conoscenze su didattica dell’inclusione, pedagogia speciale e relativi metodi di insegnamento.
E la prova orale? Si tratta di un colloquio attraverso il quale vengono valutate le competenze nelle discipline che fanno parte della classe di concorso del candidato e il grado di conoscenza delle discipline che si riferiscono al sostegno, oltre che la conoscenza di una lingua europea almeno di livello B2 e conoscenze in merito alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Le prove sono considerate superate nel caso in cui i candidati conseguiranno un punteggio minimo di sette decimi.
Questo post è stato pubblicato il 13 Gennaio 2021
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