La nuova normalità obbliga tutti a rivedere le proprie abitudini.
Viaggi annullati o limitati, grandi code ai negozi e agli eventi, tanti sacrifici e tanta voglia di riprendere in mano la propria vita di sempre.
Adesso, andare a lavoro o a scuola comporta il rispetto di norme ormai ben conosciute, anche se a volte la distanza sociale o l’obbligo della mascherina vengono ignorati.
In Italia si notano già le differenze nella routine degli studenti universitari, routine solo leggermente diversa rispetto al periodo pre-Covid.
La prima differenza è che molti studenti hanno preferito iscriversi a università quanto più vicine possibile a casa, al fine di evitare spostamenti quotidiani o di doversi trasferire in un’altra città.
E che dire di chi ha scelto di volare oltreoceano per studiare negli Stati Uniti d’America?
Ogni anno, migliaia di studenti lasciano l’Italia per vivere un’esperienza culturale e formativa nel paese a stelle e strisce.
Si tratta di un’esperienza che per molti rappresenta il sogno di una vita, l’incarnazione di un mito visto in TV e a lungo sognato e discusso in famiglia e con gli amici.
Ma come si può programmare di studiare negli USA nell’era post-Covid?
Tutti coloro che desiderano seguire dei corsi accademici con lo scopo di conseguire un certificato, diploma o altro riconoscimento, devono richiedere il visto di studio specifico.
I visti per frequentare corsi accademici e professionali sono identificati dalle lettere F ed M, mentre gli scambi culturali e la ricerca rientrano nella categoria J.
Discorso diverso per chi vuole fare un’esperienza formativa, senza conseguimento di certificato o documenti simili, per la quale è sufficiente compilare un questionario su ESTA sito ufficiale.
Questo è possibile grazie al Visa Waiver Program che consente di viaggiare negli Stati Uniti per via aerea o marittima e di soggiornare sul suolo americano per un massimo di 90 giorni, purché si tratti di vacanza, breve esperienza formativa o rapido viaggio d’affari, seminari professionali o scientifici, convegni e conferenze.
Tutte le domande possono essere riviste da esperti in grado di correggere le risposte in modo che si ottenga il permesso a viaggiare negli USA prima possibile.
In caso di errore, è obbligatorio rifare tutto da capo e attendere una nuova risposta.
È fondamentale rispondere correttamente alle domande personali, senza commettere errori, avendo disponibile il passaporto elettronico in corso di validità per più di sei mesi e il biglietto di ritorno in patria già acquistato, così come richiesto dal governo americano.
L’ESTA è un documento valido anche per i genitori degli studenti e per chiunque voglia fare visita a chi vive negli USA.
Una volta compilato il modulo ESTA (Electronic System for Travel Authorization) si ottiene una risposta quasi immediatamente, a patto che siano stati inseriti dati corretti, che non siano stati commessi errori, nemmeno di battitura, e che le informazioni siano veritiere e complete.
Dato che bisogna ottenere l’autorizzazione al viaggio entro 72 ore dalla partenza, è necessario richiederla per tempo e in anticipo.
Questo post è stato pubblicato il 1 Ottobre 2020
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