La nascita e la diffusione delle app per dispositivi mobili ha dato vita, negli ultimi anni, a una figura professionale del tutto nuova, che può essere considerata in parte come un’evoluzione del classico “programmatore”: l’app developer. Ma quali studi bisogna seguire per tuffarsi nel mondo dello sviluppo delle app? E a quali sbocchi professionali è possibile ambire? Cerchiamo di capirne di più in questo articolo.
Inutile girarci intorno: oggi quasi chiunque ha avuto a che fare almeno una volta nella vita con un’app. A meno che, infatti, non si parli di una persona completamente estranea alla tecnologia, che non usa alcun dispositivo del genere, tutti si sono ritrovati a navigare su uno di questi software realizzati appositamente per i device mobili, ossia smartphone e tablet, per effettuare acquisti online, per cercare informazioni di pubblica utilità, per giocare e per tante altre attività professionali e di svago, incluse le esercitazioni per la preparazione ai test di ingresso universitari .
Ma chi c’è dietro questi programmi? La figura che si occupa della creazione delle app è, come detto, l’app developer, un professionista che ha il compito di ideare e creare le applicazioni mobili. Questo tipo di lavoro si articola in diverse fasi e richiede competenze di varia natura, connesse per esempio al mondo del web, della grafica, del publishing e dei linguaggi informatici. In particolare, l’app developer elabora il progetto iniziale sulla base dell’idea, propria o del committente, per poi creare piattaforma e contenuti, il tutto fino a giungere alla definitiva pubblicazione online.
Essendo una figura professionale nata solo negli ultimi anni, quella dell’app developer per lungo tempo non ha avuto corsi di laurea dedicati. Molti professionisti che oggi operano in questo settore, infatti, vengono da studi di informatica e programmazione, perfezionati poi con corsi privati e, soprattutto, con l’esperienza sul campo.
Di recente, tuttavia, le università si stanno attrezzando per ampliare la propria offerta con specifici corsi di insegnamento e master progettati per fornire allo studente tutte le basi per muoversi in maniera più consapevole in questo nuovo ambito. L’Università degli Studi di Milano, per esempio, all’interno dei piani di studio propone un corso di Sviluppo di applicazioni per dispositivi mobili in cui si affrontano tematiche di varia natura, dai complementi di mobile computing allo sviluppo iOS. L’università on line E-Campus, invece, ha di recente introdotto un corso di laurea online in
Ingegneria informatica e delle app, che mira a creare sviluppatori e integratori di soluzioni hardware e software “abilitanti l’Internet del futuro, quali Internet of Things, smart cities e smart grids”.
Se aspiri a diventare un app developer, dunque, il consiglio è quello di effettuare, nell’ambito delle facoltà informatiche, una ricerca sull’offerta formativa delle varie università italiane ed eventualmente scegliere quella in grado di fornire una preparazione più completa in tal senso.
Quali sbocchi professionali per un app developer
Dal punto di vista lavorativo, l’app developer può operare sia come libero professionista, sviluppando progetti per singoli committenti in veste di freelance, oppure come dipendente all’interno di società di sviluppo software. La scelta è ovviamente soggettiva e legata all’eventuale preferenza di un lavoro da gestire in piena autonomia o all’interno di un’organizzazione già strutturata.
In ogni caso, l’app developer ha sicuramente un ampio ventaglio di sbocchi lavorativi, questo perché ormai in tutti i settori viene richiesto lo sviluppo di applicazioni mobili: dagli enti pubblici ai portali di shopping online, come eBay e Amazon, passando per il mondo dei casinò online, in cui troviamo le interessanti esperienze del casino di Betway, che ha saputo riprodurre le emozioni dei casino fisici sui più moderni device tecnologici, o dei moderni giochi MOBA come League of Legends o i cosiddetti Battle Royale, tra i quali spicca Fortnite di Epic Games, diventati un must per tutti coloro che apprezzano l’azione e gli scenari fantasy, praticamente per ogni esigenza personale, di lavoro o di svago è infatti oggi disponibile almeno un’app.
L’app developer può essere chiamato a realizzare applicazioni ex novo per lo shopping, per lo svago o per l’informazione, ma anche a risolvere bug su app già esistenti, a riprogettare i software e a implementare soluzioni innovative per una migliore user experience. Insomma, una figura dalle competenze ben inquadrate ma in grado di operare ad ampio raggio per garantire la fruizione di app sempre più efficienti e semplici.
Questo post è stato pubblicato il 24 Settembre 2020
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