L’emergenza Coronavirus continua a preoccupare il Paese al punto da costringere il Governo a pensare misure eccezionali per il contrasto all’epidemia. Tra queste, il Premier Conte non esclude la sospensione di tutte le manifestazioni sportive e la chiusura totale delle scuole.
L’epidemia sta letteralmente mettendo al collasso l’economia del paese, mentre le strutture sanitarie rischiano di non riuscire a fronteggiare la situazione. Per questa ragione a Palazzo Chigi Conte ha incontrato i ministri per un confronto, invitando tutte le forze politiche a mantenere un fronte unito. Sono molte le proposte per contenere il Coronavirus ed evitare un contagio massivo su tutto il territorio.
A non escludere l’eventualità della chiusura totale delle scuole in tutto il Paese è Giuseppe Conte. “Non possiamo escludere in assoluto- ha dichiarato il Premier- la chiusura totale, anche se non è stata ancora chiesta dagli scienziati“. Se gli esperti dovessero manifestare serie preoccupazioni in merito al contagio, il Governo non esiterebbe a imporre lo stop delle lezioni in tutta Italia.
A rischio sospensione anche tutte le manifestazioni sportive in programma, compreso il campionato e tutte le partite di calcio. In questo caso “sarà la Lega Calcio– ha continuato Conte– a decidere se giocare a porte chiuse oppure rinviare tutte le partite“.
A destare seri timori è, inoltre, il sistema sanitario, che potrebbe non riuscire a ovviare all’emergenza. Il rischio collasso, infatti, sembra più vicino di quanto sperato, a causa della carenza di posti letto e di personale medico. Particolarmente preoccupato, il ministro della Saluta Speranza esorta ad ascoltare il parere degli scienziati e a non sottovalutare la situazione.
Secondo gli esperti, in effetti, la diffusione del Coronavirus a livello globale potrebbe continuare anche per diverse settimane. “Perché il sistema sanitario non sia travolto– ha sostenuto Speranza- bisogna aumentare i letti negli ospedali“. Inoltre Giuseppe Conte ha confermato la necessità di sforare il decifit, così da poter portare avanti il potenziamento degli ospedali, scongiurando il collasso del sistema sanitario. Lo sforamento del decifit permetterà, tra l’altro, di sostenere l’economia delle regioni e dei settori professionali particolarmente danneggiati dall’emergenza.
Sebbene la decisione non sia stata ancora presa, anche il referendum per il taglio dei parlamentari potrebbe subire un rinvio. L’ipotesi di uno slittamento, infatti, diventa sempre più palpabile, arrivando a immaginare un accorpamento della consultazioni alle elezioni regionali di maggio.
Questo post è stato pubblicato il 4 Marzo 2020
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