Il occasione del 25 Marzo, il consiglio dei ministri ha istituito la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri: il “Dantedì”. Dario Franceschini, che ha proposto l’iniziativa, si è ritenuto soddisfatto: “Dante è l’unità del Paese, Dante è la lingua italiana, Dante è l’idea stessa di Italia”.
Ogni anno, dunque, il 25 Marzo, si celebrerà il Dantedì: moltissime iniziative che coinvolgeranno scuole, studenti e istituzioni culturali, ricorderanno il genio italico. Sono oltre 400 le iniziative giunte al Comitato nazionale per le celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante, presieduto dal filologo Carlo Ossola. Lo studioso ha accolto con favore la “nascita” del Dantedì: “Permetterà di ravvivare ogni anno la memoria del poeta, il cui ricordo è vitale per la sopravvivenza della nostra mente”.
Poteva essere investito dello stesso ruolo il 14 settembre, data di morte del poeta, ma si è preferito istituire la ricorrenza per il 25 marzo, data la sua più felice collocazione all’interno dell’anno scolastico. Anche Lucia Azzolina, neoministra dell’istruzione, si è ritenuta soddisfatta della proposta: “Abbiamo bisogno di rafforzare la cultura nel nostro Paese e Dante è un punto d’appoggio fondamentale”.
La proposta ha raccolto l’adesione di intellettuali, studiosi e prestigiose istituzioni culturali quali l’Accademia della Crusca, la Società Dantesca, l’Associazioni degli italianisti e Società italiana per lo studio del pensiero medievale.