Succede a Torino, alla scuola serale dell’Istituto Tecnico Sommeiler di Torino. L’insegnante di lettere, Davide Trotta, stava tenendo lezione comunicando i voti ai suoi studenti. Il preside entra in classe con un’ispezione a sorpresa dai risvolti inaspettati, cominciando a interrogare il professore sulla sua stessa materia.
Il preside Giovanni Paciariello, non soddisfatto delle risposte, convoca il professore il giorno successivo. Ma al posto di trovare il preside nel suo ufficio, il docente di italiano trova il vicario con una contestazione di addebito. Il preside scrive nella contestazione: “Il sottoscritto entrava per verificare l’attività scolastica e trovava la Sua Persona non intenta a svolgere lezione, ma a Suo dire a comunicare voti. Invitato ad iniziare l’attività didattica, iniziava a spiegare il Decamerone. Chiedevo di chiarire perché a così tanti secoli di distanza fosse utile studiare il Boccaccio; la Sua Persona, dopo aver dato due risposte assolutamente non convincenti basate sul pensiero “mercantile” e sullo stile della scrittura di Boccaccio, e sollecitato a dare una risposta a quanto richiesto dal sottoscritto, dichiarava che si rifiutava di dare risposte perché aveva già superato altri esami e concorsi, rendendo vana l’attività di vigilanza sulla qualità didattica di competenza del sottoscritto”.
Il provvedimento non è stato condiviso dal personale della scuola. I colleghi di Trotta hanno arrivato una “chat di resistenza”, mentre altri considerano il trasferimento. È certo però che non si tratta del primo episodio controverso che riguarda l’istituto, nonché la persona del preside. Il dirigente scolastico infatti è stato condannato per stalking nei confronti di una suora, oltre ad avere la reputazione di una persona difficile con cui lavorare. A sei anni dal suo insediamento come dirigente, l’intero personale della segreteria è cambiato, mentre diversi insegnanti si sono trasferiti altrove.
Cosimo Scarinzi, coordinatore della Cub Scuola, ha condannato l’episodio come “bizzarria”, aggiungendo che “il dirigente ha funzione di controllo, ma non può mettere in discussione la libertà di insegnamento. I poteri dei dirigenti scolastici sono stati rafforzati, ma non si sono stabiliti i limiti da rispettare. La disciplina per i docenti è precisa, per i dirigenti no”.
Questo post è stato pubblicato il 13 Febbraio 2019
Quando si gioca su piattaforme di intrattenimento digitale, uno degli aspetti fondamentali per garantire un’esperienza…
La ricerca di un alloggio è una delle sfide più grandi per gli studenti universitari…
Nel mondo del lavoro di oggi, le competenze digitali sono diventate essenziali, non solo per…
Il 32% dei giovani italiani considera il lavoro una priorità. Un dato che colloca la…
L'ansia è una reazione naturale del corpo allo stress, ma quando diventa frequente può impattare…
La necessità di individuare un buon programma per fare grafici può sorgere per vari motivi:…
Questo sito utilizza cookie tecnici e cookie di profilazione di terze parti per la gestione pubblicitaria. Puoi esprimere le tue preferenze sui singoli programmi pubblicitari cliccando su "maggiori informazioni". Scorrendo questa pagina o cliccando in qualunque suo elemento, acconsenti all'uso dei cookie.
Privacy Policy