In seguito allo scandalo dei concorsi truccati nelle università italiane, è stata costituita l’associazione “Trasparenza e Merito”, che si propone di portare avanti le richieste dei docenti e il riconoscimento dei propri diritti. Composta da alcuni docenti penalizzati dal sistema dei concorsi truccati e, per questo, impossibilitati a salire in cattedra, l’associazione si è di recente rivolta al Miur per chiedere una risoluzione definitiva.
Nella lettera siglata dal professor Giambattista Scirè, amministratore e portavoce di Trasparenza e Merito, si chiede che il Miur si faccia garante e sorvegli direttamente sulla questione, sollecitando gli Atenei al reintegro dei docenti che hanno regolarmente vinto i concorsi. Scirè, che per primo è stato vittima di un concorso truccato all’Università di Catania, fa inoltre sapere dal suo profilo Facebook che, se il ministro Bussetti e il viceministro Fieramonti non agiranno concretamente, l’associazione procederà a richiedere le loro dimissioni. Di seguito la lettera, pubblicata sul sito di Trasparenza e Merito:
“Trasparenza e merito. L’Università che vogliamo”, in seguito alle rassicurazioni avute nei precedenti incontri, rinnova al Viceministro del Miur con deleghe all’Università, Fioramonti, la propria richiesta: non di spendere parole – fin troppe ne sono state dette – ma di compiere atti concreti immediati, attraverso l’invio di lettere formali protocollate, convocazione di rettori, ispezioni e controlli a tappeto, dandone adeguata pubblicità sul sito del ministero, in modo che tutti i cittadini possano conoscere quali iniziative il Miur assume nell’esercizio del proprio potere di vigilanza.
Tra-Me chiede azioni chiare e inequivocabili contro gli atenei coinvolti nei clamorosi casi da noi segnalati, più volte, pubblicamente e agli uffici competenti, con copiosa documentazione, da Catania a Bologna, da Chieti-Pescara a Roma (La Sapienza, Tor Vergata e Roma Tre) e altrove. Recenti nuove segnalazioni pervenuteci dimostrano che molti atenei continuano, incontrastati dalla politica e nel silenzio complice di gran parte del mondo accademico, a manipolare le procedure di reclutamento e a non dar seguito alle assunzioni di vincitori di concorsi universitari.
Tra-Me richiede al Ministro del Miur Bussetti – come già chiesto in precedenti servizi televisivi e articoli di giornale – l’istituzione di una commissione di inchiesta parlamentare per far luce sui concorsi universitari truccati e sul reclutamento irregolare.
Tra-Me chiede, inoltre, la rimozione dei funzionari responsabili degli uffici che, con evidenti responsabilità, in particolare su alcune precedenti tornate della Abilitazione scientifica nazionale e sulla mancata esecuzione di sentenze della magistratura, hanno avallato le irregolarità e che tuttora bloccano o rallentano gli interventi volti a modificare l’attuale stato di cose, un sistema clientelare a tutti gli effetti.
Tra-Me chiede al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca di costituirsi parte civile nei diversi processi che hanno già visto rettori o commissioni condannati in via definitiva per illeciti di tipo amministrativo.
Il tempo è ormai scaduto: se non arriveranno immediatamente atti chiari da parte del Miur (non le solite parole, come dichiarazioni, video o interviste), Tra-Me chiederà le dimissioni di tutte le sue cariche con responsabilità politica e tecnica.
Questo post è stato pubblicato il 16 Gennaio 2019
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