Milano è una città cara, carissima dove vivere. Lo sanno bene gli studenti fuori sede, attualmente il 72% degli scritti in un ateneo milanese, con il problema di dover pagare già delle tasse piuttosto costose, ma soprattutto di trovare un’abitazione adeguata che spesso rappresenta una spesa dissanguante per le famiglie.
L’associazione “Meglio Milano” ha in tasca una soluzione già implementata all’estero con successo. In Italia gli over 65 rappresentano ormai un quarto della popolazione, molti di loro vivono soli in case deserte, mentre moltissimi giovani vivono stipati in appartamenti con prezzi di affitto da capogiro. Il progetto “Prendi in casa uno studente” prevede l’introduzione di una convivenza tra un anziano autosufficiente e uno studente fuori sede che porti un mutuo beneficio ai coinquilini. La coabitazione permetterebbe un circolo virtuoso dove l’anziano riceve compagnia e un aiuto in casa nella mancanza di un familiare vicino attraverso una sorta di “nipote surrogato”, ovvero lo studente, che invece avrebbe a disposizione più privacy, un ambiente di studio tranquillo, niente coinquilini molesti e turni per il bagno o la pulizia.
Gli studenti guadagnerebbero nel pratico, gli anziani nell’emotivo. Si sente ormai troppo spesso di anziani abbandonati a sé stessi da famiglie lontane o inesistenti, il cui più grande pericolo è la solitudine. Il progetto ha il potenziale sia di risolvere due problemi sociali che di mettere in contatto due generazioni spesso lontane e parallele.