Un maxi-intervento del 118, causato dall’uso di uno spray al peperoncino, si è reso necessario, a Pavia, all’interno di una scuola superiore, l’istituto tecnico industriale Cardano di via Verdi. Oltre trenta ragazzi sarebbero rimasti intossicati dopo aver respirato lo spray urticante spruzzato da ignoti nella palestra maschile della scuola. Tutti gli altri studenti hanno accusato bruciore agli occhi e un senso di irritazione alla gola e ai bronchi: nessuno di loro è in gravi condizioni.
Caso analogo a Cremona, dove una ragazza di 14 anni avrebbe anch’essa spruzzato lo spray al peperoncino in classe. 5 studenti sono rimasti intossicati e sono stati trasportati al Pronto Soccorso, una ventina gli studenti che hanno accusato i sintomi classici dell’intossicazione.
A distanza di appena pochi giorni dalla tragedia di Corinaldo, in provincia di Ancona, sembra che qualcuno stia emulando il terribile gesto che ha portato alla morte di 6 persone e oltre 100 feriti, lo scorso venerdì notte. Sul caso di Pavia interviene il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti: “Quanto accaduto è inaccettabile. Che dopo la tragedia di Corinaldo, qualcuno si lasci andare all’emulazione di un gesto che ha causato vittime e molto dolore è un fatto che non può essere tollerato. Abbiamo contattato la scuola. Ci saranno interventi seri”.
Lo spray al peperoncino, introdotto in Italia nel 2011, è un’arma e non un giocattolo, che andrebbe usato in situazioni estreme per legittima difesa, ma forse una regolamentazione più restrittiva circa il possesso dovrebbe essere imposta, visti i numerosi casi di abusi di quest’arma da parte di giovani ed adolescenti. Il caso di Ancona, non era infatti stato il primo. Sembra che nelle discoteche, nei locali e nei concerti di alcuni artisti sia quasi diventata una prassi. Ma per quale scopo? Talvolta usato come escamotage per poter fare furti ai clienti e visitatori dei locali, spesso soltanto per una “bravata”. Sembra quasi essere diventata una moda tra i ragazzini che continuano ad emulare questi gesti, che possono rivelarsi estremamente pericolosi e talvolta anche fatali.
Questo post è stato pubblicato il 10 Dicembre 2018
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