È la storia di “nonno Felicino”, un uomo di 98 anni che da piccolo non aveva potuto conseguire il diploma di terza media a causa del padre che lo ha mandato a lavorare, convinto che la scuola fosse solo una perdita di tempo.
Adesso che la moglie è morta e lui si sente solo, ha preso la sua decisione: si è presentato alla scuola media di Arbus, piccolo comune nel sud della Sardegna, per chiedere se fosse possibile sostenere, da privatista, l’esame di terza media alla sua veneranda età. La risposta della preside della scuola è stata positiva e anzi ha invitato Felicino a partecipare anche alle lezioni: così dallo scorso ottobre, due o tre volte a settimana, si trova seduto tra i banchi di scuola con ragazzi che, vista l’età, potrebbero benissimo essere suoi pronipoti.
Secondo la dirigente: “La sua storia per noi è una risorsa: la sua viva voce di persona che ha lavorato in miniera o come agricoltore possono diventare un modo per conoscere e ricostruire la storia di questa zona della Sardegna”.
Gli esami imminenti sono le invalsi di aprile e nonno Felicino confessa di non sentirsi prontissimo in inglese e in matematica. “Pazienza, mi siederò nel banco vicino a qualcuno bravo, magari mi lascerà copiare!” ha detto.