Chi ha detto che il cibo non possa accompagnare anche il nostro sonno? Se è vero che un desiderio comune è mangiare in qualsiasi momento, lo è anche la possibilità che il cibo si manifesti all’interno dei nostri sogni, tralasciando la digestione, che fisicamente coinvolge il nostro corpo durante le ore notturne. Nei libri dedicati all’interpretazione dei sogni compaiono spesso teorie che giustificano anche la comparsa di alcuni alimenti come uova, cioccolato, uva.
Le ricerche scientifiche si sono intensificate, negli ultimi anni, sulla presenza del cibo nella dimensione onirica. Un primo risultato è riscontrabile nel fatto che, a comparire con una certa frequenza, figurino anche alimenti di uso comune, oltre quelli tendenzialmente preferiti o mangiati abitualmente. Recentemente, le piattaforme nazionali Doxa e Deliveroo hanno condotto uno studio sul fenomeno anche in relazione alla popolazione italiana.
A primo impatto, è emerso che un italiano su cinque incontra il cibo all’interno dei propri sogni in maniera sistematica, collegando questo risultato all’idea che, in generale, si tratta di segnali di positività per il nostro animo, un sintomo di benessere e felicità. Molto bassa, invece, la percentuale di coloro che associano il cibo a situazioni di noia o malessere generale.
Affinando un po’ la mira, la ricerca condotta rivela che l’associazione cibo-sogni è più frequente soprattutto nelle donne e tra i giovani: in entrambi i casi, le percentuali di incidenza sono superiori al 60%. Nel dettaglio, l’alimento più facilmente riscontrabile nei sogni degli italiani è la pizza, per la quale basta solo il pensiero per suscitare l’appetito. Nel caso degli uomini, segue, tra le “preferenze”, la pasta. Carne e pesce ricorrono con meno frequenza (si parla del 22% e 16%, rispettivamente) specialmente tra i venti e i trent’anni. Infine, nel 18% dei casi esaminati si sogna il proprio piatto preferito.
Psicoterapeuti intervenuti sulla questione sottolineano il valore simbolico e altamente personale che il cibo può avere nei propri sogni, anche al fine di allontanare lo stress o superare momenti non particolarmente felici. Forse (anche) per questo il fenomeno si riscontra su una popolazione giovane e prevalentemente femminile, categorie tendenzialmente più “positive” all’interno della società. Ogni alimento inoltre, potrebbe essere interpretato oniricamente come espressione di un determinato stato d’animo provato in una specifica occasione, soprattutto quando è stato consumato.
Questo post è stato pubblicato il 2 Novembre 2018
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