Dopo il grande successo in Spagna, arriva anche in Italia l’app che permette di trovare la condizione di affitto migliore per le proprie esigenze. Si chiama Badi, ed è il servizio che aiuta gli utenti nella ricerca di una casa e del coinquilino perfetto.
I fuorisede sanno molto bene quanto sia difficile trovare una casa adatta per la loro permanenza nella città in cui dovranno studiare. Per ogni appartamento i problemi si trovano dietro l’angolo e, quand’anche la casa sembra andare bene, il vero problema diventano i coinquilini insopportabili. Badi mira proprio a risolvere questi problemi e a far sì che l’affitto dell’alloggio e la convivenza comportino meno intoppi possibili. Ma gli universitari non sono gli unici coinvolti in questa applicazione innovativa: anche i lavoratori o chiunque cerchi una casa da condividere può usufruirne.
Per cercare l’alloggio si può selezionare la zona preferita nella città alla quale si è interessati e iniziare la cernita attraverso i diversi filtri disponibili, mentre per mostrare interesse verso un appartamento basta inviare una richiesta al proprietario. Ogni utente ha un profilo che potrà essere analizzato dall’host per decidere se accettare o meno la richiesta di affitto. Successivamente si può organizzare un incontro per la visita dell’alloggio e in caso di un risultato positivo possono essere avviate le trattative economiche, grazie ad un sicuro sistema di pagamento online che rende il tutto più rapido.
Per quanto riguarda la ricerca del coinquilino, un algoritmo permette l’acquisizione di ogni informazione utile relativamente all’utente per trovare l’inquilino che rispetti delle caratteristiche simili e con il quale la convivenza dovrebbe essere migliore. Nel caso di esito positivo del match messo in atto dal sistema, è anche possibile scambiare messaggi in forma privata per conoscersi meglio o magari organizzare un incontro.
L’app è quindi un mix di Facebook, Tinder e AirBnB ed è disponibile gratuitamente per Android e iOS. Come le migliori invenzioni, è nata quasi per caso: il suo fondatore è Carlos Pierre, giovane spagnolo che ha pensato all’app partendo da un problema personale, in quanto non riusciva a trovare un appartamento a Barcellona che rispecchiasse le sue esigenze e soffriva il fatto di non poter avere un contatto con i possibili futuri coinquilini per capire se le loro vite in casa potessero essere compatibili. Così, leggendo di una ragazza che aveva trovato un alloggio in poco tempo grazie a Tinder, Carlos ha avuto il lampo di genio e ha creato Badi.
Le statistiche riportano che l’app non è utilizzata solo da universitari attorno ai vent’anni: la maggioranza degli utenti rientra infatti nella categoria dei professionisti trentenni. Inoltre sembrerebbe che in Italia siano le donne ad essere più attive nel proporre alloggi sull’app e che gli appartamenti siano ricercati principalmente vicino la stazione o la metropolitana e magari al centro e non in luoghi isolati, perché spesso chi cerca alloggio non è del luogo. Il 30% dei match, che raggiungono i 12mila al giorno, si converte in affitti, quindi sembra proprio che il servizio sia d’aiuto agli utenti.
Per quanto riguarda l’Italia, l’app sta avendo grande successo soprattutto a Roma che da sola raccoglie il 25% degli iscritti italiani. Di questi, il 64% lavora mentre un 18% studia e il restante 18% è uno studente lavoratore. I quartieri più gettonati sono il Prenestino Labicano, seguito dal Tuscolano e l’Ostiense e la capitale italiana rientra nelle 5 città nelle quali Badi è più utilizzata, insieme a Londra, Parigi, Barcellona e Madrid.
Secondo il co-founder e CMO dell’app, Alvaro Cordoba, “Roma è un mercato che offre grandi potenzialità per Badi proprio per alcune delle caratteristiche che lo contraddistinguono. Prima di tutto la sharing economy è molto apprezzata a Roma e chi vive nella città è anche molto aperto a nuovi servizi e soluzioni che approdano sul territorio. Oltre a questo, i costi degli affitti sono elevati, la domanda in alcune zone ben collegate è superiore all’offerta e la condivisione di appartamenti è una naturale conseguenza.”
Una vera e propria innovazione nell’ambito della ricerca degli alloggi che sembra avere sempre più successo tra gli utenti non necessariamente giovanissimi, come spesso accade con le app più recenti. Non è ancora certo che si possa parlare di rivoluzione ma di certo si tratta di un notevole aiuto per quanti necessitano di trovare un alloggio e desiderano farlo alle proprie condizioni.
Questo post è stato pubblicato il 29 Ottobre 2018
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