Prima ancora di rivolgersi alle diverse compagnie assicurative, valutando i vari preventivi con i prezzi di un’assicurazione auto online è molto importante informarsi bene anche riguardo a come funzionano nello specifico le assicurazioni auto. Sono tante infatti le cose da sapere sul mondo delle RCA auto, una di queste ad esempio è la Classe di merito.
A cosa facciamo riferimento quando parliamo di Classe di merito e come funziona?
La classe di merito dell’assicurazione, definita “Bonus/Malus”, è una sorta di “punteggio” che viene attribuito a motociclisti e automobilisti in funzione della loro sinistrosità. Ad ogni assicurato viene assegnata una posizione che indica la sua condotta, virtuosa o meno, e quindi indica il livello di bravura e correttezza alla guida.
In altre parole, può anche definire come una sorta di “misuratore di livello di sinistrosità”, poiché “misura” la quantità di incidenti stradali in cui si è incorsi.
Si era resa necessaria la messa a punto di un sistema che fosse univoco e valido per tutti, ossia che prendesse in considerazione diversi parametri e tutelasse i diritti dell’assicurato indipendentemente dalla concorrenza tra le varie compagnie assicurative. Le C.U., ovvero classi di merito universali, sono state redatte dall’IVASS (Istituto per la vigilanza delle assicurazioni) per favorire maggiore trasparenza e più corretta concorrenza tra le compagnie nel mercato assicurativo. Il livello di sinistrosità viene valutato allo stesso modo da tutte le compagnie assicuratrici che rispettano gli stessi parametri oggettivi.
La classe di merito dell’assicurazione viene assegnata all’assicurato in base a questo sistema di classi di merito universali che vanno da 1 a 18 in ordine crescente di pericolosità. La classe numero 1 infatti è la più economica e viene assegnata ai conducenti più virtuosi, quindi quelli con meno o zero sinistri, la più costosa è invece la 18°, che viene affidata ai conducenti più “distratti” o spericolati, che sono responsabili, nella loro storia assicurativa, di un numero elevato di incidenti.
A seconda della propria posizione i costi del premio assicurativo, ovviamente, cambiano, aumentando a mano a mano che sale la propria classe di merito.
In particolare poi, i neopatentati, ossia coloro che hanno conseguito la patente di guida da meno di 3 anni, vengono considerati “inesperti alla guida” dalle compagnie di assicurazione e come soggetti che hanno una probabilità più alta di provocare incidenti e per questo entrano automaticamente, nel sistema di classe di merito universale, in quattordicesima posizione, quindi decisamente costosa.
Questo sistema di classe di merito, detto anche Bonus Malus, prevede che dopo un periodo di osservazione del comportamento alla guida del conducente della durata di 10 mesi nelle Rca annuali, l’assicurato che non ha commesso incidenti salga di una posizione nella classe di merito. Ovviamente al contrario, se il conducente si è reso responsabile anche solo di un sinistro, scenderà invece di ben due classi. Tutto ciò si traduce in una diminuzione o aumento dell’importo da pagare.
Anche se la valutazione della classe si basa su parametri oggettivi che devono essere rispettati da tutte le compagnie, queste hanno comunque un margine minimo di libertà. Le singole società, infatti, possono applicare regole proprie e più dettagliante per i loro assicurati, specie con quelli con cui hanno consolidato un rapporto di fiducia reciproca. In questo caso vanno calcolate le corrispondenze tra le classi di merito universali e quelle delle singole agenzie. Per far sì che il tutto risulti chiaro e comprensibile ai consumatori, le compagnie hanno l’obbligo di scrivere nell’attestato di rischio (ATR), il documento che riporta il numero di sinistri causati, sia la classe di merito universale che quella interna alla compagnia.
A livello legislativo, una soluzione efficace per ottenere una classe di merito meno costosa, specialmente se si è neopatentati, è quello di usufruire delle agevolazioni garantite dalla Legge Bersani (40/2007), grazie alle quali l’automobilista o motociclista può “ereditare” la classe di merito più favorevole appartenente a un membro del suo nucleo familiare principale, solitamente un genitore o un fratello/sorella, ma solo in caso di acquisto di un veicolo nuovo o usato della stessa categoria (ovvero, moto e moto, auto e auto) che sia assicurato per la prima volta nello stesso nucleo familiare.
Per quanto riguarda invece la conservazione della propria classe di merito, è possibile farlo nei seguenti casi:
Per quest’ultimo caso è possibile rimanere con la stessa classe di merito, a patto che, a un anno dalla data in cui è avvenuto il furto, si sottoscriva un nuovo contratto assicurativo.
Infine, si può conservare la propria classe anche su un veicolo venduto da qualche anno. In poche parole, si mantiene la stessa classe se tra l’acquisto e la vendita dell’auto nuova non sono ancora passati i cinque anni.
Questo post è stato pubblicato il 27 Ottobre 2018
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