La battaglia sulla preferenza di utilizzo del maschile o femminile nell’ambito delle cariche istituzionali è relativamente nuova e molto probabilmente non vedrà mai una parte vincere sull’altra. Il risultato, qualunque esso sia, verrebbe viziato dall’assenza di determinate forme nella lingua italiana, come il genere neutro che in altre lingue esiste.
Questo è ciò che pensa la nuova rettrice dell’Università di Cagliari – o rettore, come ha ribadito lei stessa – Maria Del Zompo. “Dobbiamo andare verso la definizione del neutro nell’istituzione. Il genere deve diventare qualcosa di indifferente perché, anche se mi chiamo Maria Del Zompo, prima donna a guidare l’ateneo sardo, non è detto che il mio sia un genere femminile” sono state le parole di Del Zompo, che in prima battuta nel corso della sua presentazione sul palco del Teatro Massimo a Cagliari ha deciso di riferirsi a se stessa con l’appellativo di rettrice.
La presentazione le ha dato da riflettere, per sua ammissione, e alla fine ha concluso dicendo che non è giusto definire un incarico o una persona al maschile o al femminile, che porterebbe a un’ulteriore discriminazione. “Posso sbagliare ma, a parte che i generi non sono più due, ma oggi sono almeno tre, non è detto neppure che ci si fermi”. Se c’è una battaglia da portare avanti, conclude Del Zompo, è quella del genere neutro.