Il premio Nobel per la Medicina va all’americano James P. Allison dell’università del Texas e al giapponese Tasuku Honjo dell’università di Kyoto. Il loro merito è stato quello di aver trovato un metodo efficace per sconfiggere il cancro, indirizzando il sistema immunitario ad agire contro le cellule patologiche. Ciascuno dei due scienziati, infatti, ha scoperto una proteina capace di dare al sistema immunitario l’input per agire contro il tumore: le due proteine, quindi, assumerebbero un ruolo attivo nel contrastare i tumori.
Come si legge nella motivazione ufficiale del premio, i due scienziati: “Hanno capito che si può stimolare il sistema immunitario per attaccare le cellule tumorali, un meccanismo di terapia assolutamente nuovo nella lotta ad un tipo di malattia che uccide ogni anno milioni di persone e che costituisce una delle più gravi minacce alla salute dell’umanità”. Una scoperta che costituisce una vera rivoluzione nell’ambito della medicina e che accelera di gran lunga il futuro dell’impiego di questa strategia. Bisognerà adesso intervenire sul problema dei costi ancora troppo elevati di questa terapia e sulla sua non efficacia su alcuni pazienti: il perché su alcune persone questa strategia non riesca ad agire è ancora ignoto.
Ad assegnare i premi sono 50 esperti del Karolinska Institutet di Stoccolma, l’università medica più prestigiosa di Svezia. I premi Nobel per la Fisica sono stati assegnati invece ad Arthur Ashkin, Gerald Gérard Mourou e Donna Strickland, precursori di ricerche che hanno introdotto l’utilizzo del laser in diversi campi tra cui la biologia. Donna Strickland è la prima donna a ricevere un Nobel dal 1963. Esiste infatti una notevole sproporzione tra il numero di premi Nobel attribuiti a uomini e quelli attribuiti a donne: nelle 108 edizioni tenutesi nel 1901 solo 12 donne hanno ottenuto l’ambito riconoscimento. Ha fatto parte di questo gruppo Rita Levi Montalcini che ha ritirato il suo Nobel nel 1982.
A ricevere i Nobel per la Chimica sono stati, invece, gli americani Frances H. Arnold e George P. Smith e il britannico Sir Gregory P. Winter. I tre scienziati hanno scoperto gli enzimi che catalizzano le reazioni chimiche vitali, con tutte le implicazioni positive che questa scoperta ha in ambito tecnologico e dei processi di trasformazione ecologici. Nei prossimi giorni saranno assegnati anche gli altri premi: venerdì quello alla Pace e lunedì 8 ottobre all’Economia. Il premio ha l’ammontare di 9 milioni di corone svedesi (870mila euro), somma che verrà divisa ai vari vincitori.
A causa dello scandalo #MeToo, per la prima volta dopo settant’anni, non verrà invece assegnato il Nobel per la Letteratura. Il francese Jean-Claude Arnault, infatti, marito di una poetessa giurata nel premio (che si è dimessa dall’incarico), è stato condannato per a due anni di detenzione per violenza sessuale. Stoccolma ha voluto mostrare la sua sensibilità verso il fatto in tal modo.