Stagione delle influenze, quasi al termine, ma nelle settimane di marzo che anticipano la primavera risorgono i virus ‘intestinali’.
“Stiamo uscendo dal periodo epidemico delle sindrome influenzali – spiega all’Adnkronos Salute il virologo dell’Università degli Studi di Milano, Fabrizio Pregliasco – Quello che resta è una coda di 1-2 settimane in cui assisteremo, come ogni fine stagione, a diversi casi di sindromi simil-influenzali dovute a ‘virus cugini’ con manifestazioni gastroenteriche”.
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I sintomi, che possono comparire anche non tutti insieme, generalmente si risolvono nel giro di qualche giorno ma nei casi in cui il virus che ha attaccato il corpo sia molto forte o le difese immunitarie deboli possono protrarsi anche per una settimana o più.
Secondo il bollettino diffuso oggi dai medici sentinella Influnet, circa 151.000 italiani si sono ammalati nella settimana dal 20 al 26 febbraio, per un totale dall’inizio della sorveglianza di circa 4.793.000 casi. La curva epidemica continua dunque la sua discesa, raggiungendo un livello di incidenza pari a 2,49 casi per mille assistiti. E con una diminuzione del numero di casi in tutte le fasce d’età. I più colpiti restano i bambini sotto i 5 anni: l’incidenza è pari a 6,41 casi per mille assistiti. In Lombardia, nella Provincia autonoma di Bolzano, in Liguria, in Toscana, nel Lazio, in Puglia e in Abruzzo, infine, l’incidenza è tornata ai livelli di base.