Cos’è la biometria? Essa può essere definita come la scienza che studia e che ha come oggetto di misura tutte le variazioni fisiologiche e comportamentali degli organismi. Il tutto attraverso metodologie e strumenti matematici-statistici, che sono divenuti oggi di studio nei più rinomati atenei italiani e internazionali. All’apparenza, sembra un qualcosa di davvero complicato, difficile e complesso, ma in realtà si può anche facilmente semplificare dicendo che la biometria è una tecnica utilizzata per riconoscere le persone. Era già utilizzata nel XIV secolo in Cina. Ovviamente, in tutti questi anni, ha continuato a evolversi, a svilupparsi e a crescere. E ora è destinata, in un certo senso, a cambiare le nostre vite. In meglio o in peggio? Questo, purtroppo o per fortuna, dipende sempre e comunque dai punti di vista.
Rivoluzione digitale: la tecnica della firma in aria
Viviamo in un mondo fortemente digitalizzato e tecnologizzato. Si può anche solo pensare alle impronte digitali, utilizzate per identificare un qualcuno in ambiti e settori sempre più numerosi e differenti. Nei prossimi anni però potremmo assistere a una vera e propria rivoluzione. La tecnica che alcuni studiosi stanno cercando di mettere in atto è quella della firma in aria, che sarà realizzata attraverso lo smartphone. Questo porterebbe ad un notevole aumento della sicurezza, in quanto sarebbero tenuti in considerazione fattori come la velocità e la tendenza nei movimenti nella mano, un qualcosa che è davvero difficile plagiare e imitare. Il pensiero va soprattutto a tutte quelle operazioni bancarie, che ora possono essere realizzate anche tramite applicazioni mobile. Sicuramente la più grande paura in questo caso è quella degli hacker e delle eventuali clonazioni. La firma in aria sarebbe una soluzione che limiterebbe questi rischi, o addirittura li sconfiggerebbe del tutto. Un passo in avanti davvero gigantesco e importante.
La bellezza della modernizzazione
Va detto che a colpire di tutto ciò è che anche chi non ama del tutto la tecnologia finisce per subirla, usarla e sfruttarne i vantaggi. È la bellezza della modernizzazione. È la forza della globalizzazione. È, probabilmente, il più grande risultato della biometria. E magari, se per la firma in aria occorre un devices, nulla servirebbe se per entrare nella propria banca, invece che inserire la carta di credito o il bancomat, si dovrebbe permettere ad un marchingegno tecnologico di riconoscere le caratteristiche del proprio iride. La creazione di una banca dati di questo tipo dei propri clienti sarebbe un mezzo di fidelizzazione importante, oltre che avanzato e innovativo. Chissà che qualcuno non ci stia già pensando.
La biometria quindi può anche essere definita il sistema di sicurezza del futuro? Possiamo azzardarci a rispondere in modo affermativo. Qualcosa va, senza alcun dubbio, ancora affinato, sistemato e migliorato. Ma la strada intrapresa sembra essere quella giusta. Per un mondo sempre più tecnologizzato e digitalizzato. A questo ormai ci siamo già profondamente rassegnati.