Il bando PNRA 2016 disciplina le procedure per il finanziamento delle attività di ricerca volte ad approfondire le conoscenze in Antartide e, in particolare, a raggiungere una migliore comprensione dei processi di interazione e connessione tra i diversi “comparti” del sistema Terra quali criosfera, idrosfera, atmosfera, biosfera e litosfera. Con l’obiettivo di promuovere possibili integrazioni e comparazioni, le attività finanziate dal bando potranno riguardare anche aree al di fuori della regione antartica.
Lo stanziamento complessivo di 6 milioni di euro è suddiviso sulle due linee di intervento in cui si articola il bando, ossia:
In linea con la programmazione strategica triennale 2014-2016 del PNRA, le proposte di ricerca riguarderanno prioritariamente le seguenti tematiche: dinamica dell’atmosfera e processi climatici; dinamica della calotta polare; dinamica della Terra solida ed evoluzione della criosfera; dinamica degli oceani polari; relazioni Sole-Terra e space weather; l’Universo sopra l’Antartide; evoluzione, adattamento e biodiversità; l’Uomo in ambienti estremi; contaminazione ambientale, paleoclima; problematiche e rischi ambientali; tecnologia: innovazione e sperimentazione.
Possono partecipare al bando: le Università e istituzioni universitarie italiane, statali e non statali, comprese le scuole superiori a ordinamento speciale; gli enti e le Istituzioni Pubbliche Nazionali di Ricerca vigilati dallo Stato; altri organismi di ricerca in possesso dei requisiti previsti da Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione Europea del 6 agosto 2008. Le domande dovranno essere compilate a partire dalle 10.00 del 6 aprile 2016 e trasmesse entro e non oltre le ore 12.00 del 6 maggio 2016 utilizzando il servizio telematico SIRIO. La valutazione dei progetti, affidata alla Commissione Scientifica Nazionale per l’Antartide – che a tal fine acquisirà anche il parere di esperti internazionali – sarà effettuata in base ai seguenti criteri: qualità della proposta, qualità dei soggetti proponenti e impatto della proposta. Una particolare valutazione premiale sarà assicurata alle proposte coordinate da giovani ricercatori, anche al fine di favorire il necessario ricambio generazionale all’interno del sistema nazionale della ricerca.
Questo post è stato pubblicato il 5 Aprile 2016
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