È uno dei più importanti imprenditori italiani l’ultimo laureato dell’Università di Parma. A Giovanni Ferrero, Amministratore Delegato del Gruppo Ferrero, l’Ateneo questa mattina ha conferito la laurea magistrale honoris causa in Scienze e tecnologie alimentari, in un’affollata cerimonia resa ancor più solenne dalla cornice dell’Abbazia di Valserena, sede dello CSAC – Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma.
Presenti Stefania Giannini, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, e numerose autorità dell’imprenditoria, della cultura, della politica.
«Con questa laurea stiamo dicendo al mondo che l’Italia sceglie un’azienda creativa, globale e sostenibile. E lo facciamo a Parma, in una città e in una comunità scientifica che hanno saputo esprimere questo spirito dalla storia alla modernità», ha detto il Ministro Stefania Giannini nel suo intervento, nel quale ha sottolineato anche gli obiettivi del Governo in materia di alta formazione: «Un progressivo miglioramento della qualità della ricerca scientifica secondo standard internazionali. E la formazione di un capitale umano altamente qualificato non solo per alto livello scientifico ma anche per capacità di interagire in chiave globale nelle reti di conoscenza. Possiamo e vogliamo riconoscere – ha aggiunto il Ministro – che la volontà è quella di far sì che la filiera della conoscenza torni ad essere un asset strategico di sviluppo del nostro Paese».
Per uno degli imprenditori italiani più noti nel mondo, a capo di un gruppo il cui fatturato quest’anno supererà i dieci miliardi netti di ricavo (il 40% realizzato al di fuori dell’Europa), quello di oggi è stato un ulteriore sigillo per una carriera doc: la carriera di un imprenditore illuminato che ha saputo coniugare l’attaccamento alle radici e l’apertura ai mercati globali.
«Giovanni Ferrero è un esempio dei princìpi generali espressi nello Statuto dell’Università di Parma e da noi tenacemente perseguiti: capitano d’azienda, proiettato nella cultura europea e multinazionale, attento al successo, ma, al contempo, fine intellettuale radicato alla propria terra, permeato di quello spirito langarolo che è una combinazione di passione, di fatica e di solidarietà; quello stesso spirito che ricerca la qualità e lo sviluppo sostenibile, che non tollera la contrapposizione violenta, che pensa con convinzione che essere imprenditore significhi creare una fabbrica per l’uomo e non un uomo per la fabbrica», ha detto nella sua relazione il Rettore Loris Borghi, sottolineando tra l’altro «la visione di un imprenditore che di continuo ripensa se stesso, si attiene ad un’etica lavorativa di alto profilo, ricerca e studia connessioni e punti di contatto con realtà, popoli e culture diverse».
Di “originale modello di capitalismo valoriale” parla la motivazione del conferimento, letta dal Direttore del Dipartimento di Scienze degli Alimenti Arnaldo Dossena: «Giovanni Ferrero, ai vertici dal 1997 dell’omonimo gruppo dolciario di famiglia, rappresenta un esempio di gestione d’impresa di dimensione multinazionale nel settore alimentare che ha pochi pari in Italia per complessità e visione strategica. Sotto la sua guida Ferrero sta sviluppando un progetto che – per la sua vivacità e innovazione – è un paradigma di sviluppo sostenibile e di originale modello di capitalismo valoriale».
È stato invece Giacomo Rizzolatti, Professore emerito dell’Università di Parma, a pronunciare la laudatio: «Sono molto grato al Magnifico Rettore della nostra Università per avermi invitato a presentare la laudatio per questa laurea honoris causa – ha esordito Rizzolatti nel suo intervento -. Si tratta di un evento che considero eccezionale per tre motivi. La personalità di Giovanni Ferrero, la storia di un’azienda creativa come poche altre non solo in Italia, e infine il legame che questa laurea rafforza tra il mondo accademico e il mondo produttivo».
Giovanni Ferrero ha esposto la tesi “Nutrire il pianeta. Una visione industriale dell’alimentazione sostenibile: le pratiche di eccellenza promosse dal Gruppo Ferrero”.
«Siamo di fronte a una nuova sfida nel cammino dell’umanità: Ferrero è consapevole di questa sfida, che porterà ad esplorare nuovi modelli di sviluppo», ha spiegato nel suo intervento, sottolineando che «Il cuore pulsante della nostra filosofia industriale si può riassumere in tre i: innovazione, coniugata con ecosostenibilità e rispetto dell’impatto ambientale; internazionalizzazione, visto che il 75% della crescita dei prossimi anni sarà fuori dai confini europei; intraprendenza nel rapporto fra tradizione e innovazione».
La lectio si è conclusa con un tributo da parte di Giovanni Ferrero a Barilla, «grande azienda alimentare che affonda le sue radici – ha detto – nel territorio in cui ci troviamo», e con un ringraziamento per la famiglia: «per mia madre Maria Franca e per mia moglie Paola. Ricevere la laurea presso l’Università di Parma ha per me, infatti, un significato particolare, questa terra ha dato a lei i natali, questa Università ha fatto laureare lei e mio suocero e sono quindi particolarmente legato a questa zona dell’Italia».
Nel corso della cerimonia è stato letto un indirizzo di saluto da parte del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e forestali Maurizio Martina.
Questo post è stato pubblicato il 24 Ottobre 2015
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