Fra le novità, il numero di lavori che ciascun ricercatore dovrà presentare: da un minimo di 2 ad un massimo di 4, a seconda dell’area disciplinare di riferimento. Erano 3 per tutti nella precedente tornata 2004-2010. La novità tiene maggiormente conto delle differenze fra settori di ricerca diversi fra loro.
“L’avvio del nuovo processo di valutazione – dichiara il Ministro Giannini – consentirà di disporre di un quadro aggiornato di dati sulla qualità della ricerca in Italia. Si tratta di una fotografia importante che ha un peso crescente nell’attribuzione delle risorse pubbliche agli atenei e agli Enti di ricerca. Rispetto al precedente esercizio di valutazione abbiamo previsto alcune semplificazioni: viene data la possibilità di presentare una monografia al posto di due prodotti di ricerca, come più volte richiesto, ad esempio, dai settori umanistici”.
La tempistica della nuova VQR
ll processo di valutazione sarà avviato con apposito bando del Presidente dell’Anvur e si concluderà con la pubblicazione dei risultati entro il 31 ottobre 2016. Il bando stabilirà il cronoprogramma della valutazione e darà alcune specifiche, in relazione ai diversi profili di addetti alla ricerca, sui lavori da presentare. Con il nuovo esercizio si riduce il numero di anni presi in considerazione: dai 7 della prima tornata ai 4 della seconda. Sono soggetti a valutazione Università statali, Università non statali legalmente riconosciute, Enti pubblici di ricerca vigilati dal Miur e, a richiesta, eventuali altri soggetti pubblici e privati che svolgono attività di ricerca.
Tre saranno i profili di qualità che incideranno, con peso differenziato, sul giudizio finale dei valutatori: qualità complessiva della ricerca (75%), qualità della ricerca prodotta da neoassunti o neopromossi nel periodo 2010-14 (20%), profilo di competitività e attrattività della ricerca (5%). Viene confermata l’importanza attribuita al lavoro di neoassunti o neopromossi per incentivare Università ed Enti di ricerca ad adottare politiche di reclutamento meritocratiche.
La valutazione sarà affidata a Gruppi di Esperti (Gev) che utilizzeranno, da sole o combinate, due metodologie: informazioni bibliometriche (numero di citazioni di una pubblicazione e misura dell’impatto della rivista su cui il lavoro è pubblicato); peer-review (revisione fra pari) affidata a esperti esterni fra loro indipendenti. Fino a 6 i possibili ‘giudizi’ esprimibili su ciascun prodotto di ricerca: da eccellente a non valutabile. Rispetto alla precedente Vqr, viene eliminato il peso negativo assegnato ai prodotti non presentati, che conteranno zero. L’elenco nominativo dei revisori sarà reso pubblico dall’Anvur, in un’ottica di trasparenza, entro e non oltre 30 giorni dalla pubblicazione del Rapporto finale della Vqr.
Questo post è stato pubblicato il 1 Luglio 2015
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