Il 12 e il 13 maggio si terranno le elezioni dei rappresentanti degli studenti nei consigli dei corsi di studio e negli organi di governo dell’Ateneo, Consiglio di Amministrazione e Senato Accademico.
Queste elezioni presentano una grande novità per gli studenti genovesi, perché per la prima volta avranno la possibilità di scegliere direttamente chi di loro entrerà a far parte degli organi di governo, non essendo più previsto il sistema di votazioni di secondo livello fra gli eletti nei Consigli di Dipartimento e di Scuola, utilizzato nella scorsa tornata svoltasi nel 2013. Si tratta di un cambiamento particolarmente significativo, perché la valorizzazione della partecipazione studentesca porta con sé un elemento di potenziale criticità: per rendere valide le votazioni lo Statuto prevede che debba recarsi alle urne almeno il 10% di studenti, dottorandi e specializzandi dell’intero Ateneo, altrimenti non verrà raggiunto il quorum necessario per la validità delle elezioni e nessuno risulterà eletto.
I dati storici relativi all’affluenza dicono che nelle ultime tornate elettorali il quorum del 10% è stato raggiunto solo in meno della metà dei corsi di laurea, un dato ben distante dal livello che sarà necessario raggiungere questa volta.
Le opinioni di alcuni studenti ed ex studenti componenti degli organi di governo, per portare le loro esperienze e invitare i ragazzi al voto.
Livio Caponi – CdA
“Le elezioni studentesche sono un’occasione molto importante per partecipare alla vita dell’Ateneo e dare il proprio contributo al suo funzionamento. Nel mio mandato di rappresentante ho sempre lavorato per incentivare la partecipazione degli studenti, perchè noi siamo l’elemento fondamentale su cui si basa l’Università”
Francesco Cavallo – CdA
“Le elezioni del 12 e 13 maggio sono una grande occasione perchè per la prima volta tutti gli studenti potranno scegliere direttamente i loro rappresentanti in Senato Accademico e Consiglio di Amministrazione, organi decisivi per molti aspetti riguardanti la vita universitaria di ognuno di noi (aule studio, tasse, materiale…). Per noi questi due anni di rappresentanza negli organi di governo sono stati elemento fondamentale di crescita, stando attenti a tutto quello a cui eravamo chiamati a proporre e votare. Ci auguriamo che gli studenti non perdano l’occasione di andare a votare scegliendo i propri rappresentanti!”
Matteo Pugliese – Senato
“Votare i rappresentanti è fondamentale per garantire i diritti degli studenti, in questi anni credo di aver aiutato l’Ateneo, nei limiti delle mie possibilità, a migliorare su internazionalizzazione e qualità dei servizi, ma c’è ancora da fare!”
Michele Frixione – ex Nucleo Valutazione e Paritetica Ateneo
“Ho fatto il rappresentante negli organi di facoltà e negli organi maggiori per tre anni. E’ stata un’esperienza veramente interessante iniziata quasi per caso. Mi accorgevo che molte cose non andavano in Università e volevo fare qualcosa per migliorarle visto che riguardavano la mia vita quotidiana. La maggior parte dei miei compagni si limitavano a lamentarsi, ma ‘scappavano’ appena finita lezione. A me invece, studente fuori sede, non mi bastava. Da lì ho scoperto un mondo dietro, nascosto, appassionante dove confrontarsi con gli altri studenti e rapportarsi con i professori ed il personale non più come un semplice numero di matricola, ma cominciando a capire come funziona una grande realtà com’è l’Università. Molto utile anche per il dopo.
Se posso dare un consiglio, non lasciate soli i vostri rappresentanti…..e soprattutto andate a votare! Lamentarsi dopo non serve.”
Simone Baldini – ex Senato e CdA
“Ho sempre creduto che l’unico modo di ottenere dei miglioramenti sia quello di lavorare per contribuire a realizzarli, non limitandosi a critiche e lamentele, ma attivandosi in prima persona, dialogando e presentando proposte costruttive. Partecipare attivamente alla vita dell’Università, con senso di appartenenza, interesse e coinvolgimento, è il consiglio migliore che sento di poter dare, perchè la mia esperienza di rappresentante in Senato Accademico e in Consiglio di Amministrazione è stata intensa, coinvolgente e molto formativa. Candidarsi, o sostenere con il voto e la partecipazione chi ha scelto di farlo, è l’unico modo per dimostrare che gli studenti meritano attenzione e rispetto, che sono una risorsa importante per l’Ateneo e per il Paese e che hanno voglia di esserci e di incidere sul mondo che li circonda!”