Il riconoscimento accademico è stata proposto dal Dipartimento di scienze umane che, individuando delle «evidenze del sapere che si riflettono nel campo della sociologia della comunicazione sportiva, configurano Pizzul quale suo interprete e testimone privilegiato». In particolare, il Dipartimento e poi il Senato accademico dell’ateneo friulano hanno evidenziato: la competenza tecnica e tattica di Pizzul attestata, fra l’altro, dal suo “Il manuale del calcio moderno” adottato dalla Federazione nazionale giuoco calcio (Fgci) nelle proprie scuole; dall’attenzione verso i più giovani; dalla profonda consapevolezza dei propri obblighi professionali e dalla conoscenza delle conseguenze sociali della comunicazione televisiva; dalla perfetta conoscenza dei meccanismi e dell’efficacia comunicazionale del medium televisivo; dall’attenzione rivolta all’ascoltatore; dallo stile comunicativo efficace, pacato e competente nel panorama del calcio nazionale e internazionale. E, infine, Pizzul viene individuato quale testimone privilegiato dal Friuli e dell’Isontino in quanto promotore dei valori della solidarietà, per il suo impegno in progetti educativi verso i giovani, contro la violenza negli stadi e nello sport in generale. La proposta di conferimento della laurea è stata avvalorata da una commissione ad hoc composta dai professori Bernardo Cattarinussi (Università di Udine), Giovanni Delli Zotti (Università di Trieste) e Stefano Martelli (Università di Bologna).
Il programma prevede gli indirizzi di saluto del rettore Alberto Felice De Toni; della delegata per la sede di Gorizia dell’ateneo friulano, Nicoletta Vasta, coordinatrice del corso di laurea magistrale in “Comunicazione integrata per le imprese e le organizzazioni”, e del direttore del Dipartimento di scienze umane, Mauro Pascolini. Bernardo Cattarinussi, professore di Sociologia generale, farà la laudatio del laureando, intitolata “Lo sport tra emozione e comunicazione. In onore di Bruno Pizzul”. A seguire, il rettore, lette le motivazioni ufficiali, proclamerà dottore honoris causa Bruno Pizzul che, indossata toga e tocco, prederà la parola per la lectio doctoralis dal titolo “Terra amata e raccontata”.
Questo post è stato pubblicato il 28 Aprile 2015
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